The Legend of Zelda: Breath of the Wild è di certo uno dei migliori giochi di sempre, un autentico capolavoro che è riuscito dove tanti altri hanno fallito, ovvero nel mettere d’accordo i mondi (spesso) diametralmente opposti di critica e utenza, un’opera in grado di rappresentare un vero e proprio spartiacque che separa il gaming moderno da tutto ciò uscito in precedenza.
Tuttavia, nonostante abbia rivoluzionato il suo genere d’appartenenza e fissato un nuovo standard di qualità, non avrebbe mai potuto essere tanto grande se non avesse preso spunto dai capolavori del passato, primo tra tutti The Elder Scrolls V: Skyrim.
Eiji Aonuma, celebre produttore del titolo made in Nintendo, ha infatti dichiarato apertamente di aver studiato con particolare attenzione il capolavoro del 2011 sviluppato da Bethesda, al fine di concepire al meglio come impostare e sfruttare al meglio il genere action-adventure in un contesto open-world.
In passato ho affermato di aver giocato a Skyrim. Non ci siamo tuttavia posti domande come: “che tipo di caratteristiche possiamo prendere da questo gioco?”. Ci siamo invece detti: “in che modo possiamo prepararci a questo?”, “cosa dovremmo aspettarci da un gioco come questo?”. Cosi abbiamo cominciato a pensare al numero di persone di cui avevamo bisogno e in che modo potevamo migliorarlo. L’intenzione era quella di raccogliere dei dati e poi valutare cosa avrebbe funzionato e cosa no.
È ormai evidente il cambiamento epocale che ha avuto luogo il 3 marzo 2017: The Elder Scrolls V: Skyrim ha dovuto cedere di diritto il testimone a The Legend of Zelda: Breath of the Wild come nuovo punto di riferimento del genere action-adventure, alzando di fatto l’asticella per tutto ciò che verrà in futuro.
L'articolo Nintendo ha studiato attentamente Skyrim durante lo sviluppo di Breath of the Wild sembra essere il primo su Pokémon Millennium.