Il 2024 era nato con tantissime aspettative per il mondo del gaming. Si pensava in uno sviluppo deciso del cloud e grandi novità sul fronte hardware. E naturalmente grandi aspettative c’erano anche per quanto riguarda le novità dei videogiochi. Certo, novità ce ne sono state, nuove uscite, annunci, presentazioni. Ma il 2024, come si sapeva già, è stato un anno di passaggio senza grandi clamori. Infatti la ripresa nel periodo post pandemico aveva fatto percepire che il mercato stava a cambiando, ed effettivamente un boom di vendite c’è stato. Poi si è assistito a un calo e alla necessità, quindi, di innovare il mercato e portare ai consumatori sempre più nuovi prodotti. Purtroppo tutto questo ha cozzato con la crisi di alcune aziende di produzione di videogiochi, strette dai costi sempre più elevati per la realizzazione di giochi. Per fortuna dall’altra parte c’è stata anche un’espansione del gioco online e delle sale da gioco virtuali e ad esempio le sale da casinò, che hanno all’interno varie piattaforme con sezioni di giochi di carte o slot, come quelle che prevedono anche giochi live e bonus casinò live. Un settore in costante crescita. Con il 2024 che si è chiuso cosa ci dobbiamo allora aspettare per il 2025? Scopriamolo.
I giochi
Partiamo dalle novità dei videogiochi, quelle che interessano direttamente tutti gli appassionati di gaming alle prese con le loro console e i computer gaming. Ce n’è davvero per tutti i gusti, dagli sparatutto ai giochi di strategia fino a quelli a mondo aperto. Come ad esempio l’attesissimo annuncio della presentazione di GTA 6. Il capitolo precedente è stato uno dei prodotti ludici di maggiore successo della storia e il gioco più venduto al mondo dopo Minecraft. E il sesto capitolo della saga targata Rockstar porta con sé grandissime aspettative. C’è poi l’uscita, si attende a febbraio, di un altro pezzo da novanta del gaming, come Assassin’s Creed Shadows, il nuovo capito della saga di Ubisoft. Questa volta l’avventura si svolge nel Giappone feudale, entrando nei panni di un assassino shinobi e un samurai leggendario, passando tra due personaggi. E a proposito di pezzi da novanta, altra presentazione è quella di Ghost of Yōtei, a quattro anni dall’uscita del precedente capitolo Ghost of Tsushima. Una nuova ambientata nel 1600 dopo gli eventi di Tsushima e con protagonista una donna in cerca di vendetta. E poi ci saranno le uscite di Death Stranding 2: On the Beach, Metroid Prime 4: Beyond, DOOM: The Dark Ages, il prequel dell’iconica saga, Marvel 1943: Rise of Hydra, l’avventura con i protagonisti di Black Panther e Capitan America. E poi ancora Fable, Civilization 7 e Monster Hunter Wilds. Insomma sarà un 2025 stellare.
Nuove console
Se Sony e Microsoft stanno lavorando ancora marginalmente a nuove console portatili è invece molto probabile che nel 2025 si vedrà muovere l’universo Nintendo dopo il successo mondiale della Switch. La casa giapponese infatti prevede di presentare un’altra console portatile entro marzo 2025. In verità, nonostante manchi davvero poco non si sa molto e solo l’uscita di un nuovo accessorio qualche mese fa aveva fatto pensare a un indizio per i nuovi prodotti. Addirittura non si sa se si tratterà di un aggiornamento della vecchia Switch migliorato o di un prodotto totalmente nuovo. È ragionevole pensare che possa trattarsi di qualcosa di nuovo, perché dopo tanti anni si sta sentendo il peso dell’età della Switch e per la casa giapponese potrebbe essere arrivato il momento di rinnovarsi.
Fusioni e società in crisi
Non sono delle vere e proprie novità tecnologiche ma sapere cosa sta accadendo nel mondo del gaming è molto importante. Innanzitutto la famosissima casa francese Ubisoft ha visto nel 2024 una contrazione del suo valore sul mercato finanziario. Gli investimenti per produrre videogiochi stanno diventando enormi e molte case di produzione ne stanno soffrendo, tanto che si parla nel 2024 di oltre 14mila licenziamenti (nel mondo) nel settore. E dall’altra parte è leggermente diminuito il pubblico che gioca a casa. Nel 2023 il settore ha incassato in Italia 2,3 miliardi di euro, con 13 milioni di gamers, un numero che però è in calo rispetto all’anno precedente dell’8%. Tutto questo per dire che produrre un buon prodotto e soprattutto innovativo sta diventando sempre più difficile e man mano che si andrà avanti con le produzioni e gli anni sopravvivranno solo i colossi che riusciranno a diversificare i prodotti e a trovare giochi e supporti di grandissimo successo.