Ancora una volta videogiochi accusati di essere veicoli di violenza per i minori, e ancora una volta trattati in maniera del tutto ignorante, stavolta da Striscia la Notizia.
Non ci potevo credere, ma è vero, Striscia la Notizia, e in particolare un servizio di Max Laudadio, torna a trattare l’argomento videogiochi, e lo fa ancora una volta dimostrando ignoranza e, forse, un altro inutile tentativo di legge mediatica.
Negli ultimi anni abbiamo sentito più volte varie testate giornalistiche e programmi TV trattare l’argomento violenza e videogiochi, rimanendo sempre un po’ basiti di fronte a certe affermazioni. Cominciamo col dire che non vediamo come si possa distinguere in alcun modo l’acquisto di videogiochi da quello dei film. È vero che Grand Theft Auto V può non essere un gioco indicato per i bambini, ma allo stesso modo non lo sono le decapitazioni brutali dell’ISIS che però vengono mostrate tranquillamente nei telegiornali o l’acquisto di un film come Hostal o Saw – L’enigmista. I giochi, come abbiamo già detto più volte, sono classificati esattamente come lo sono i film o i programmi TV, tramite il citato sistema PEGI, ma è forse vietato a un negozio di vendere film violenti ai ragazzini? Si accertano forse i TG di non mostrare immagini violente in presenza di bambini? La strage di Charlie Hebdo è stata mostrata in chiaro da qualsiasi TG a qualsiasi ora, è così diverso da Grand Theft Auto V? Si, perché una cosa è completamente reale, mentre l’altra è semplicemente un’opera di finzione.
E poi passiamo all’ignoranza dimostrata da Max Laudadio, Grand Theft Auto V non è il primo della serie, è appunto, il 5°, e nonostante loro se ne preoccupino solo ora, la serie è in giro (tra tante polemiche) da almeno 15 anni.
Secondo punto, il gioco non contiene scene di cannibalismo nonostante il presentatore lo dica, non contiene nessuna scena di sesso esplicito, ma si lascia solo capire, come TANTI film, di cui alcuni considerati capolavori del cinema. Vogliamo parlare di Pulp Fiction e delle scene che contiene il capolavoro di Tarantino? Non si discostano molto da quanto possiamo vedere in GTA. Eppure scommettiamo che vendono Pulp Fiction anche a un ragazzino?
Insomma, si tratta di un giudizio impietoso per i videogiochi da parte di un formato (la TV) che commette gli stessi identici peccati. Prima di vedere gli errori altrui, magari valutate i vostri, dato che per esempio Striscia da anni viene criticato per trattare la donna (più precisamente le Veline) come semplici oggetti decorativi, infischiandosene altamente delle critiche (e mi pare anche giusto, ma se poi passiamo a giudicare…).
Ciò che serve non è una legge apposta, che peraltro se ci fosse dovrebbe comprendere i film, i libri, qualsiasi mezzo di comunicazione che possa contenere violenza, e persino internet, da cui qualsiasi ragazzino può, con una facilità disarmante, vedere qualsiasi tipo di contenuto scabroso.
Ciò che serve è una maggiore educazione dei genitori, che sono i responsabili di ciò che vedono, giocano e cercano i propri figli, figli su cui i genitori devono effettuare un controllo costante, smettendo di usare videogiochi, film e TV come un modo per tenere tranquilli i bambini senza che rompano. Insomma, serve imparare ad essere genitori migliori, e smetterla, una volta per tutte, di addossare le colpe agli altri.
Infine, una nota alle istituzioni, così preoccupate dei ragazzini, cosa fate per evitare ai minori di giocare alle slot o fare scommesse alla SNAI? Dove siete quando i minori comprano sigarette? Insomma, i videogiochi non vanno bene perché lì non ci guadagnate? Ancora una volta avete dimostrato di essere assolutamente MIOPI per quanto riguarda i problemi di questo paese. Grazie.
Max Laudadio, stavolta il tapiro andrebbe a te.
Trevor ha una propensione per cannibalismo come si desume da una sequenza dove cerca simpaticamente di mangiare Frank. Questo ad onor del vero.