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Né in Monster Hunter Wilds né in Final Fantasy, tutte le spade giganti del vostro gioco preferito sono sbagliate e c’è solo un genere che le ha azzeccate

Che sia in forma di videogioco, con Cloud di Final Fantasy che porta la sua enorme spada sulle spalle o Guts di Berserk che la usa per dare la caccia a una bestia gigante come quelle di Monster Hunter Wilds, la fantascienza ha usato le grandi spade come un modo per elevare le sue fantasie al punto più insensato possibile, ma sono state fraintese. L’idea di un eroe che brandisce una spada gigante in un combattimento corpo a corpo rompe completamente con l’uso storico di tali spade. Certo, è spettacolare e, nell’ambito della fantasia del potere, fa miracoli per dimostrare la forza e la padronanza della spada, ma è ancora più interessante guardare all’origine e all’uso di queste armi. Esistevano, sì, ma non nel modo in cui il cinema, i videogiochi o gli anime ci hanno mostrato.Le grandi spade non sono nate in GiapponeL’immagine è più che interiorizzata. Se un personaggio con una spada enorme appare sulla scena con una spada enorme e cammina verso il nemico per combattere uno contro uno, spesso tenendola con le proprie braccia anche se il suo peso sembra indicare che si tratta di un compito erculeo, si sa che il combattimento sarà da antologia. Di esempi del genere ce ne sono a bizzeffe, e possiamo guardare ad anime come Bleach o ai boss e alle costruzioni dell’Elden Ring dell’epoca, ma in realtà sono tutti sbagliati perché, sebbene questo tipo di spada fosse usato nell’antichità, non erano così pesanti e non venivano usate per affrontare un nemico specifico. Anzi, il punto cruciale è proprio la leggerezza. Per trovare il primo esempio di spada assurdamente lunga non dobbiamo andare in Giappone, come molti di noi sono soliti pensare a causa dell’influenza di anime e videogiochi, ma in India. Sebbene sia diversa nella forma e nello scopo dalle invenzioni successive, la lunghezza di una spada risale al 200 a.C. sotto forma di spada Urumi, una sorta di spada a frusta la cui estensione e flessibilità è diventata un’arte che ha dato il via all’allenamento di una delle prime arti marziali della storia.Se passiamo a un esempio più vicino a quello che tutti abbiamo in mente, la spada del primo Darksiders o la Masamune di Auron in Final Fantasy X, dobbiamo fare un salto di qualche anno nel futuro fino a raggiungere lo Zhanmadao dell’anno 600. Abbiamo già raggiunto il Giappone? No, in realtà abbiamo viaggiato fino alla Cina, ma è da lì che è partito tutto ciò che è venuto dopo, proprio per il suo successo nell’adempiere al suo peculiare obiettivo: tagliare le gambe ai cavalli in una battaglia contro la cavalleria. Il mito giapponese che divenne realtà storicaL’idea alla base delle grandi spade è stata fin dall’inizio quella di consentire loro di affrontare cavalieri a cavallo da una distanza di sicurezza e di fare lo stesso contro le formazioni nemiche per rompere la loro posizione senza paura di essere feriti nel processo. A un certo punto della storia, probabilmente intorno al 1300, i samurai del Giappone si scontrarono con questo tipo di spada e diedero origine al mito dello Zanbatō. La Zanpaku-tō di Bleach, infatti, deriva proprio da questa leggenda giapponese, per la quale non sono stati trovati documenti storici.Per la sua spettacolare utilità, l’idea dello Zhanmadao cinese fu poi adattata per formare l’Odachi giapponese, un’enorme katana a due mani che veniva usata solo contro la cavalleria o in combattimenti su larga scala in campo aperto proprio perché era difficile da usare in casa o a distanza ravvicinata a causa della lunghezza della lama di oltre 90 centimetri. L’idea si diffuse presto in Europa con la Montante spagnola, la Claymore scozzese e la Zweihänder tedesca, tutte progettate per affrontare le unità e le formazioni di cavalleria, in particolare le spade a picca che guadagnarono popolarità tra il XV e il XVII secolo. Le spade di grandi dimensioni erano ideali per controllare lo spazio e difendere le posizioni, perché la loro portata era innegabilmente maggiore e la forza esercitata dalle loro oscillazioni e dall’inerzia finiva per essere molto più efficace dell’uso di altre opzioni come la lancia.Questo ci porta all’unico genere di videogiochi che ha davvero compreso il concetto e gli ha dato lo stesso significato che aveva nell’antichità: i musou. Nonostante la loro inutilità nel combattimento in mischia contro altre armi a corto raggio che si sarebbero rivelate più forti ed efficaci contro orde di nemici in attesa di essere ventilate, gli spadoni erano un’opzione formidabile che ha persino ispirato formazioni di soldati specifiche come i Lanzichenecchi tedeschi. Per abbattere un mostro gigante di Monster Hunter Wilds, tuttavia, è meglio optare per qualcosa di più smussato e maneggevole. Su 3DGames | il CEO di Nvidia ha spiegato il miglior consiglio che gli sia mai stato dato. La vita di Jensen Huang cambiata da un giardiniere giapponese In 3DGames | Il 98% delle innovazioni tecnologiche fallisce: il caso della Malesia che usa vernice fosforescente sulle strade al posto delle lampadine ne è la prova

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