Secondo diverse recensioni del film, Ash, una delle sorprese dell’anno nel cinema di fantascienza, è fortemente ispirato a La cosa di John Carpenter. Se è così, non lo so, non ho ancora visto il film con Eiza Gonzalez e Aaron Paul. Ma l’insistenza di alcuni media nel vedere questa somiglianza mi ha fatto guardare indietro e ricordare altre grandi storie che hanno preso spunto dalla leggendaria produzione del regista di Blow in Little China. Basato a sua volta su Who’s There, un romanzo scritto da John W. Campbell nel 1939, La cosa (The Enigma from Another World) ha impressionato così tanti registi che molti di loro hanno voluto replicare l’atmosfera del film cult nelle loro rispettive opere. Tra questi c’è Quentin Tarantino, che ha ammesso di averlo guardato durante la realizzazione di The Hateful Eight, e le somiglianze ci sono, e non mi riferisco solo alla presenza di Kurt Russell. Ma non è di questo wéstern che voglio parlare oggi, bensì di un episodio dell’inizio di X-Files. Mulder e Scully perdono la testa persi nel ghiaccioUn centro di ricerca remoto, diverse persone che perdono la testa quando rimangono bloccate nella neve e un cane che sembra essere il colpevole di tutto. Suona familiare, vero? Beh, è fondamentalmente la trama di Ghiaccio, un episodio riempitivo della prima stagione di X-Files che fu dato per risparmiare (dopotutto doveva essere girato interamente in loco) e finì per essere più costoso del previsto, ma fu anche uno dei migliori episodi, almeno all’inizio della serie. E non mancano i motivi che lo rendono una più che eccezionale porta d’accesso alla fiction per il pubblico. In Ice, Mulder e Scully devono recarsi in Alaska per indagare sulla morte di alcuni scienziati la cui missione era quella di trivellare il ghiaccio più in profondità possibile per ottenere campioni di epoca preistorica. E hanno fatto proprio questo. A differenza de La cosa, qui non abbiamo un’entità aliena mutaforma, ma un organismo parassita di origine extraterrestre in grado di provocare uno stato di paranoia in coloro che infetta, che metterà i protagonisti l’uno contro l’altro e contro il resto dei compagni di spedizione. Il resto lo potete immaginare. Ispirato a una storia vera della GroenlandiaMa c’è un altro motivo per cui questo episodio assomiglia tanto a La Cosa. Per prima cosa, il film e la serie hanno avuto lo stesso scenografo, Graeme Murray, il che ha senza dubbio influito sulla somiglianza del set con il film cult di Carpenter. Ma se vi dicessimo che questo episodio non è basato sul film del 1982, ma su una storia vera? Almeno questo è quanto sostengono gli sceneggiatori, che hanno letto un articolo scientifico su uno scavo in Groenlandia che ha portato alla luce qualcosa di fortunatamente non così letale.Ghiaccio fu visto da oltre 10 milioni di spettatori negli Stati Uniti quando andò in onda per la prima volta 30 anni fa, e oggi ha una valutazione di 8,7/10 su IMDb, che lo rende uno degli episodi più votati della serie. Come ho già detto, è anche un’eccellente porta d’accesso a una storia indipendente, e se avete voglia di guardarla potete trovarla quando volete su Disney+. E voi, quale altra storia ispirata a La Cosa mi consigliereste di guardare? In Max, c’è una serie spagnola chiamata The Head che, in un certo senso, assomiglia molto a La cosa (e ad Agatha Christie), portandoci in una base scientifica in Antartide dove (quasi) tutti i suoi membri stanno lentamente morendo. È abbastanza coinvolgente, anche se senza alcun tocco fantascientifico (credo).In 3DJuegos | The Walking Dead stava per finire in un modo completamente diverso, e 100 fumetti prima del suo vero finale In 3DGames | Il film di Netflix avrebbe fatto meglio se fosse stato più fedele alla malinconia originale dello Stato Elettrico di Stålenhag