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L’intelligenza artificiale minaccia di seppellire l’eredità di Bill Gates: ciò che è iniziato nel 1975 con il primo prodotto di Microsoft potrebbe avere i giorni contati

La crescita dell’intelligenza artificiale non ha portato solo alla creazione di meme senza senso, ma ha anche sottolineato come possa cambiare l’industria tecnologica. Ne è un esempio l’uso dell’IA da parte di Microsoft: l’azienda statunitense si è rivolta al lato generativo per sviluppare una replica di Quake 2 . Tuttavia, c’è un timore legato all’intelligenza artificiale che, purtroppo per il settore del lavoro, molti non riescono a superare: l’impatto di questa tecnologia sul posto di lavoro. Secondo gli esperti, l’intelligenza artificiale potrebbe potenzialmente aumentare il valore di alcune professioni e, come diretta conseguenza, l’aumento della produttività permetterà di guadagnare fino a 9.000 euro all’ora. Tuttavia, l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore IT sta già iniziando a creare scompiglio. Di conseguenza, non solo ci siamo imbattuti in modelli di IA in grado di generare movimenti nel motore grafico, ma anche nelle possibili conseguenze che questo potrebbe avere sulla programmazione in futuro.cosa succederà ai programmatori?All’inizio dell’anno, Mark Zuckerberg ha annunciato l’inizio della fine per i programmatori di Meta. Per il creatore di Facebook, puntare sull’intelligenza artificiale si traduce in un sostanziale risparmio di denaro per ogni programmatore, visto che si parla di stipendi compresi tra i 100.000 e i 900.000 dollari all’anno. Per questo motivo, Kevin Scott (CTO di Microsoft) non ha sorpreso con la sua ultima previsione, affermando che il 95% del codice dell’azienda sarà generato da un’intelligenza artificiale entro il 2030. Tuttavia, come sottolinea TechSpot, questo non significa la fine del ruolo umano, poiché gli sviluppatori continueranno a essere gli autori. Per Scott, il ruolo del programmatore cambierà radicalmente. Se la sua visione si realizzerà, la professione si sposterà dalla scrittura del codice all’orchestrazione dei flussi di lavoro dell’IA, con gli ingegneri che utilizzeranno istruzioni e suggerimenti per guidare l’IA piuttosto che codificare riga per riga. Di conseguenza, gli sviluppatori si concentreranno maggiormente sulla progettazione e sulla risoluzione di problemi complessi, due aspetti che trasformeranno l’attuale programmazione. Si prevede infatti che la memoria dei modelli di intelligenza artificiale continuerà a migliorare e sarà quindi in grado di superare i limiti attuali. Per il CTO di Microsoft, tra pochi mesi vedremo gli assistenti AI sfruttare sia il contesto che la personalizzazione. In realtà, non è l’unico pezzo grosso del settore a pensarla così, visto che Arvind Krishna (CEO di IBM) ritiene che nei prossimi anni l’IA assorbirà tra il 20% e il 30% dei lavori di codifica. Inoltre, afferma che ciò non implica l’eliminazione di posti di lavoro, ma piuttosto il miglioramento della produttività in alcuni settori. Entrambi i pareri si uniscono quindi a quelli di altri esperti del passato, confermando che i massimi dirigenti e manager del settore concordano sul fatto che l’IA trasformerà il settore nei prossimi mesi.Addio agli aneddoti sui programmatoriSe la visione di Scott verrà confermata, ciò significa che gli aneddoti sulla programmazione diventeranno sempre più rari. Storie come quelle che vedono protagonista Bill Gates diventeranno oro, poiché il creatore di Microsoft continua a fare tendenza nonostante la sua uscita dall’azienda. Ne è un esempio il suo ruolo nella trasformazione dei mouse ottici, situazione a cui si aggiunge la creazione della scorciatoia più popolare del marchio. Tuttavia, la sua vita è segnata da eventi di ogni tipo e, quindi, c’è sempre spazio per un nuovo aneddoto. Come sottolinea TechSpot, Microsoft ha celebrato pochi giorni fa il suo 50° anniversario prendendo una decisione senza precedenti: rilasciare il codice sorgente di Altair BASIC. Questo prodotto è storico, in quanto si tratta di un codice scritto da Bill Gates e Paul Allen nel 1975. Pertanto, oltre a essere il primo prodotto Microsoft, lo stesso Gates definisce il prodotto come “el más guay” che abbia mai scritto. Tuttavia, al di là di questa curiosità, la cosa sorprendente è che hanno promesso l’esistenza del codice prima di averlo effettivamente creato, e quindi hanno lavorato giorno e notte per due mesi per mantenere la parola data. Ispirati da una rivista pubblicata nel 1975 che presentava l’Altair 8800, Gates e Allen utilizzarono un computer Harvard PDP-10 per scrivere il codice. Con esso riuscirono a impressionare il presidente di MITS, che decise di concedere in licenza il software. Per Gates questo fu il momento in cui si risvegliò la sua passione per la programmazione e sfruttò il 50° anniversario del marchio come occasione per ricordare gli umili inizi di Microsoft. Tuttavia, se la crescita dell’intelligenza artificiale e il suo impatto sul posto di lavoro saranno confermati, storie come quella di Gates inizieranno a svanire a favore di un’industria costruita sul codice costruito dall’intelligenza artificiale. Immagine principale da 3DJuegos In 3DJuegos | Le persone con elevate capacità tendono ad avere sei abitudini che riflettono la loro intelligenza superiore: geni come Bill Gates o Steve Jobs ne sono la prova In 3DJuegos | I figli di Elon Musk o Mark Zuckerberg non avranno il 50% delle loro fortune: il club Giving Pledge ha altri piani per lei

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