Il capo di Valve, Gabe Newell, dichiara: “Il nostro obiettivo è quello di rendere il modding migliore per gli autori e i giocatori.“
Gabe Newell, CEO di Valve, ha affermato che se il nuovo programma di Steam che permette agli utenti di vendere mods invece regalarle si rivela essere un male per i giocatori, l’azienda dovrà eliminare l’idea.
“Il nostro obiettivo è quello di rendere il modding migliore per gli autori e i giocatori”, ha dichiarato Newell durante una Ask Me Anything su Reddit. “Se qualcosa non aiuta in questo, verrà eliminato. In questo momento sono più che ottimista che questa sarà una vittoria per gli autori e giocatori, ma ci baseremo sempre su ciò che diranno i dati“.
Newell ha anche preso una domanda da Nexus, una comunità di modding gratuito che è si dichiara molto preoccupata dai mod a pagamento di Steam. Newell ha garantito che Valve non chiede agli sviluppatori di proteggere i mods pagati e renderli disponibili solo attraverso Steam, e che in generale è contro la filosofia dell’azienda vietare agli sviluppatori di fare qualcosa, come distribuire le mod gratuitamente su Nexus. Ha aggiunto che Valve sarebbe anche felice di lavorare con Nexus per sostenere al meglio la comunità.
“L’obiettivo [delle mod a pagamento] è quello di aumentare l’investimento totale della comunità per estendere la vita dei loro giochi preferiti,” ha detto. “Abbiamo pensato che era il momento di sturare qualche tubatura che lo impediva“.
Il nuovo programma di modding che Valve ha lanciato il giovedì, per ora solo con Skyrim (altri titoli supportati saranno annunciati nelle prossime settimane), ha già causato una grande quantità di polemiche. Molti giocatori affermano che Valve è avida nel consentire ai modder di vendere il lavoro che in precedenza era gratuito, ed è già stata rimossa una mod dal market poiché contenente materiale di un’altra mod.
Newell non appare però preoccupato che casi come questo diventino comuni. “Questo è un problema momentaneo,” ha detto. “Tra il nostro e il controllo degli stessi creatori, sono certo che gli autori avranno il controllo sulle proprie creazioni, e non qualcuno che cerchi di impossessarsene”.
Per quanto riguarda l’attuale suddivisione dei ricavi sulle mod di Skyrim a pagamento, che dà il creatore del mod solo una quota del 25 per cento delle vendite, Newell ha dichiarato: “Come ho già detto, le tariffe sono stabilite dal proprietario del gioco che riceve la mod”.