Il ritorno di Bioware ai giochi di ruolo vecchio stampo. Parliamo di Pillars of Eternity, finanziato grazie a una campagna di Crowdfunding.
Ultimamente abbiamo visto numerosi titoli finanziati grazie a famosi sistemi di crowfouding come Kickstarter, questi, infatti, sono un ottimo metodo per poter finanziare i propri prodotti, ne sono usciti eccezionali prodotti come Divinity Original Sin, anche Bioware storica software house autrice di giochi del calibro dei Baldur’s Gate e Neverwinter Nights, prende questa strada ovviamente con il proprio genere di punta, il GDR con persone al lavoro del calibro di Chris Avellone. Pillars Of Eternity questo il nome del gioco ha ottenuto oltre 74000 finanziatori desiderosi di giocare a un GDR del calibro delle vecchie glorie della software house, Bioware sarà riuscita a sfornare un prodotto in grado di accontentare i veterani?
TRAMA
La trama dei titoli Bioware è sempre stata di eccellente qualità e di testi scritti e Pillars of Eternity non fa eccezione. Ci troviamo nei panni di un avventuriero che si trova in una carovana, in seguito ad un attacco ci ritroveremo soli insieme ad altri due compagni, usciti fuori assisteremo a un misterioso rito, in seguito a questo ci risveglieremo coi nostri compagni morti, ma in compenso acquisiremo delle misteriose capacità, cominceremo infatti ad avere delle strane visioni. Da qui inizia il nostro viaggio per scoprire cos’è il rito. La trama di Pillars of Eternity è ben riuscita, personaggi ben caratterizzati e un buon intreccio, ma la vera forza di Pillars è la lore, infatti è immensa e sarà un piacere scoprire tutti i retroscena del mondo di gioco. Come detto vi è un mare di testo, cosi come per i Baldur’s Gate vi saranno scelte multiple che andranno a modificare la trama o risolvere situazioni, sarà possibile infatti risolvere intere quest senza neanche affrontare un combattimento, avremo un sistema di parametri per farci risolvere situazioni solo con linee di dialogo se ne soddisferemmo i requisiti ed anche un sistema di moralità, vi saranno diverse fazioni e a seconda di come completeremo le missioni otterremo fama per una di esse che ci sbloccheranno ulteriori opzioni di dialogo. Insomma Pillars non delude da questo punto di vista.
GAMEPLAY
Ovviamente anche il gameplay di Pillars of Eternity presenta molte similitudini con i precedenti lavori, forse anche troppo e questo forse rappresenta la maggiore debolezza della produzione, non fraintendeteci il gameplay è ottimo ma ci sono sono cose che non ci hanno convinto. Ma andiamo con ordine. Il gioco è un GDR isometrico con combattimento in tempo reale con una pausa tattica, in cui potremo impartire con tutta tranquillità ordini ai personaggi del nostro party, che sarà composto da sei personaggi al massimo. A inizio gioco creeremo il nostro personaggio, scegliendo la razza con bonus specifici, l’aspetto con poche opzioni purtroppo, la nostra origine, la nostra cultura che ci darà dei bonus specifici che influenzeranno le opzioni di dialogo e le possibili azioni come scassinare o camminare furtivi e ovviamente la classe scegliendo tra un buon numero di possibilità. Purtroppo qui abbiamo qualcosa da ridire, innanzitutto il bilanciamento di quest’ultime non è eccelso, ci sono classi più utili di altre, come il chiper con abilità più utili rispetto a classi come il ranger, ma questo non rende comunque inutilizzabili certe classi, anzi tutte si rivelano un ottima scelta ma avremo preferito una leggera rifinitura. Ad ogni passaggio di livello oltre a potenziare le statistiche dei nostri personaggi, ogni tot livelli potremo far ottenere un abilità di classe solitamente attiva e altre volte talenti che saranno in gran parte gli stessi per tutti i personaggi sia passive che attive, questo permette una discreta personalizzazione per quanto concerne la crescita dei membri dei propri party per esempio specializzandoli verso l’uso di una specifica tipologia di armi, purtroppo il level cap è abbastanza bassino, si ferma al livello 12.
Il sistema di combattimento come detto precedentemente è in tempo reale con una pausa tattica, non avremo punti mana e ogni abilità avrà due diversi tipi di limitazioni d’uso, per combattimento e per riposo, le prime saranno limitate da un numero di volte usabili in combattimento, mentre le seconde nella maggior parte delle casi le più potenti saranno limitate di un numero limitato di utilizzi per ogni riposo, quest ultima meccanica sarà molto importante nell’economia di Pillars of Eternity, infatti ogni personaggio avrà due barre di energia, una volta che sarà esaurita la prima il personaggio rimarrà inutilizzabile fino alla fine del combattimento e verrà sottratta una percentuale da quella totale, arrivati ad una certa percentuale il personaggio resterà menomato ricevendo una penalità alle statistiche e una volta esaurita il nostro personaggio morirà definitivamente perdendolo per sempre, per questo sarà necessario riposarsi, riposando nelle locande o usando le scorte da campo che potremo portare nel nostro inventario. Ma non è tutto oro ciò che luccica, infatti il sistema di di combattimento presenta un difetto, l’intelligenza artificiale, praticamente pari a zero, spesso i nostri personaggi non faranno nulla se non impartiremo degli ordini o alla fine del casting di una mangia spesso rimarranno inermi e completamente fermi senza nemmeno attaccare i nemici, spesso si incastreranno tra loro sopratutto nelle zone chiuse, questo ci porterà spesso a spostare manualmente i personaggi per portarli ad attaccare i nemici o fuggire per portarci in una zona aperta, questo rende i combattimenti a volte frustranti.
Nel party potremo portare sei personaggi contemporaneamente, nel corso della nostra avventura potremo portare e reclutare otto diversi personaggi, ma non sarà automatico trovarli, infatti spesso saranno nascosti e dovremo usare le giuste opzioni di dialogo per farli unire a noi, potremo anche creare dei personaggi a piacere nella locanda spendendo soldi, personalizzando ancora più il nostro party. Una novità interessante è la roccaforte, una base che sarà disponibile a poche ore da inizio gioco, potremo potenziarla per ottenere bonus se riposeremo li, ma dovremo anche preoccuparci di difenderla dagli attacchi degli invasori, potenziando strutture difensive e reclutando mercenari, ci sarà anche un personaggio che ci darà delle taglie di potenti nemici. In questa roccaforte sarà presente il dungeon di Caed’nua, un dungeon composto di 15 livelli dalla difficoltà crescente, con un potente boss finale, una gradita aggiunta che aumenta ulteriormente la già ottima longevità del titolo. Il gioco ha tantissime quest principali e secondarie che possono portare la longevità del gioco a oltre 100 ore.
GRAFICA E SONORO
Graficamente il gioco supera le aspettative, complice la notevole direzione artistica del titolo, è presente qualche bug ma nulla di così fastidioso, il sonoro è ottimo con belle musiche sempre adatte al contesto.
Pillars of Eternity non delude le aspettative, ci sono un paio di cose che potevano essere rifinite ma nulla che danneggi troppo alla godibilità del titolo, gli amanti dei GDR vecchio stile avranno di che gioire e magari versare una lacrima di nostalgia pensando ai Baldur’s Gate. Longevità alle stelle e una ottima componente narrativa sopratutto la mastodontica lore, anche il comparto tecnico e sonoro è al altezza, insomma una vera perla.