Dragon Quest Heroes II è arrivato, appena un anno e mezzo dopo l’arrivo in occidente del primo capitolo. Scopriamo cosa c’è di nuovo!
Dragon Quest Heroes combinava due generi (battaglie di massa e J-RPG) con una formula molto azzeccata. Ora il sequel arriva su PlayStation 4 con uno sviluppo simile, ma con interessanti novità, che sicuramente piaceranno ai fan dei due generi, e soprattutto a quelli che amano questa leggendaria saga Square Enix.
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Prima di immergerci nella recensione di Dragon Quest Heroes II per PlayStation 4, ricordiamo un paio di cose. Non occorre andare troppo indietro nel tempo. Poco più di un anno e mezzo fa, quando il primo Dragon Quest Heroes è arrivato sul mercato europeo (con un importante ritardo rispetto alla versione giapponese). Quel primo capitolo era un sorprendente “musou” (gioco d’azione con battaglie di massa, che segue la scia di Dynasty Warriors) basato sull’universo del mitico gioco di ruolo.
Quel primo capitolo aveva convinto con il suo equilibrio nel mischiare i combattimenti e i personaggi, mostri e scenari ispirati a Dragon Quest. Inoltre erano graditi gli aspetti RPG, ma mostrava alcune carenze. In particolare, i punti deboli erano la ripetitività dello sviluppo, l’impossibilità di comprare oggetti ed equipaggiare varie unità allo stesso modo e, soprattutto, l’assenza di una modalità multiplayer. Per fortuna, tutti questi elementi (e anche qualcun altro) sono stati risolti in questo sequel per PS4.
Una nuova storia
La trama di Dragon Quest Heroes II, proprio come nel primo capitolo, non è presa direttamente da nessuna delle interazioni RPG. È una storia inedita con protagonisti due cugini, Lasaar e Theresa, che si trovano coinvolti in una cospirazione atta a provocare una guerra che coinvolga tutti i regni. Quindi, ci troveremo a scegliere uno dei due (sono identici nelle abilità) e scoprire chi si trova dietro a questa guerra, e già che ci siamo dovremo impedire che il conflitto si espanda.
Per compiere questa missione, dobbiamo percorrere il mondo… E non abbiamo più a disposizione una nave che ci risparmi i viaggi, ora viaggiamo a piedi. Il terreno si estende tra le città, come si addice ai giochi di ruolo tradizionali, sono zone aperte di dimensioni medie in cui ci troveremo ad affrontare i mostri tipici della serie, come i lime, per citarne uno.
Questi combattimenti servono a guadagnare punti esperienza e a salire di livello, e si alternano a missioni secondare, come aiutare PNG o cacciare mostri “ricercati”. Quando arriviamo nelle “zone calde”, troveremo una modalità di gioco più familiare: combattimenti in cui occorre completare obiettivi aggiuntivi, come difendere un personaggio, eliminare mostri che generano portali o sconfiggere degli enormi boss finali.
Qui troviamo una delle grandi novità di Dragon Quest Heroes II: la modalità multigiocatore per quattro persone (in coop). Ovviamente se non abbiamo amici con cui giocare, possiamo saltare tra i diversi personaggi durante il combattimento. Un altro degli elementi che aggiunge varietà al combattimento sono le medaglie. Dopo aver sconfitto alcuni mostri, possiamo raccogliere questo premio, che ci permetterà di invocarli in combattimento o trasformarci in loro.
Omega Force, gli sviluppatori di Dragon Quest Heroes, Dynasty Warriors o Zelda Hyrule Warriors, domina questo genere, e questo si nota in ogni momenti in cui combattiamo.
Lo spirito di Dragon Quest
Anche se come abbiamo detto la trama è inedita, i riferimenti a giochi precedenti della serie sono numerosissimi. Questa volta, per esempio, troviamo Mariel e Gronzo, di DQ VII, o Torneko, di Dragon Quest IV (e gli spin-off Mystery Dungeon). In totale, incroceremo quindici personaggi, con le loro armi e con un profilo di combattimento molto diverso (come guerrieri, guaritore o mago). Ma una delle novità di questo sequel è che possiamo cambiare quella vocazione, per permettere a quel personaggi di imparare un’altra specializzazione.
I quindici personaggi che compaiono in questo sequel, nel mondo di gioco, rappresentano il meglio della saga, e la loro scelta è totalmente azzeccata. Non sceglieremmo altri personaggi per farci accompagnare nelle nostre battaglie! Ma dopo aver giocato il primo capitolo, avremmo gradito ulteriori novità in questo capitolo.
Sia il sistema di combattimento, che conserva il menu delle abilità e combo molto simili, che le missioni che dobbiamo affrontare durante il gioco (principali e secondarie) ci ricordano il primo capitolo. Questo non impedisce a Dragon Quest Heroes II si essere un gioco sia divertente che lungo (25 – 30 ore per la storia e molte di più per gli obiettivi secondari), che riesce ad elevarsi oltre l’etichetta di “schiacciatasti”. Per dare ulteriore risalto al gioco, non possiamo che applaudire al design dei personaggi e creature del maestro Akira Toriyama, il creatore di Dragon Ball e Blue Dragon.
Conclusione
Una parte del fattore sorpresa del primo capitolo è andata persa perché, quando si tratta di giocare, tutti i segni distintivi del primo gioco sono ancora presenti. Ma ovviamente il tutto migliorato e pulito, e con interessanti aggiunte come la modalità multigiocatore cooperativo o i nuovi personaggi, che donano un’aria nuova al gioco per coinvolgere come nel primo capitolo di questa serie.
Questa recensione è stata realizzata grazie a una copia promo gentilmente fornita da Koch Media
Dragon Quest Heroes II
48,87€Pro
- Dragon Quest Heroes II corregge alcuni errori del precedente capitolo e incorpora tre importanti novità: nuove medaglie, cooperativo e zone aperte.
Contro
- È passato poco tempo dal lancio del primo capitolo, e si nota nelle scarse novità incorporate. Alcune canzoni della colonna sonora non sono all’altezza.