Proprio ieri abbiamo appreso che Suicide Squad: Kill The Justice League ha lasciato un buco di 200 milioni di dollari nei conti della Warner Bros. Questo ha confermato che lo sparatutto d’azione e avventura a mondo aperto si è rivelato un enorme fiasco che molti ritengono sia dovuto al suo concetto di game-as-a-service (GaaS), un’idea che sarebbe nata dalla stessa Rocksteady, secondo Forbes. Questo secondo i media citati in un recente rapporto. Questa informazione è stata rapidamente condivisa sui social network e sui forum, provocando un dibattito sulla questione in cui Jason Schreier, uno dei giornalisti con i migliori contatti nei principali studios nordamericani, ha voluto precisare qualcosa:”Penso che i giocatori (e talvolta i giornalisti) tendano a semplificare eccessivamente realtà commerciali complesse. Se uno sviluppatore propone ipoteticamente un gioco con elementi di servizio perché immagina che altrimenti non otterrà il via libera, di chi è davvero l’idea?” Fare clic sull’immagine per vedere il post originale su Twitter. Warner Bros. vuole più giochi come servizioCon questa breve riflessione, Schreier cerca di rendere il pubblico consapevole del difficile panorama che molti team di sviluppo devono affrontare, cercando di bilanciare i desideri di grandi aziende come Warner Bros. con la loro libertà creativa. Dopotutto, i dirigenti dei proprietari di Max (ex HBO Max) hanno già chiarito negli ultimi mesi il loro desiderio di guidare “esperienze in cui è possibile vivere, lavorare, costruire e giocare in quel mondo, continuamente”. Vedremo se per le future produzioni basate sui personaggi DC Comics, tra cui abbiamo già un videogioco di Wonder Woman, Warner Bros. cederà un po’ e ridurrà il proprio livello di ambizione come servizio. Per ora, l’uscita più imminente, MultiVersus, è un’altra produzione GaaS.In 3DJuegos | Mancano meno di tre mesi alla prima di una delle serie di supereroi più attese. Prime Video fissa la data di uscita di Batman: Caped Crusader In 3DJuegos | “Sarà un servizio live straordinario”. Con 6 parole, il CEO di EA ha generato paura per il nuovo Battlefield, il più grande della serie con 4 studi alle spalle