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Ubisoft entra nel cloud computing per rendere i suoi mondi aperti ancora più grandi

Il team di Stoccolma crea una nuova IP utilizzando la tecnologia cloud.

Ubisoft ha annunciato un nuovo progetto di cloud computing chiamato Ubisoft Scalar, che secondo Ubisoft sarà la base per mondi di gioco ancora più grandi.

Lo sviluppo di Scalar è affidato a Ubisoft Stockholm, che sta anche creando una nuova IP che utilizzerà questa tecnologia in un gioco non ancora pronto.

In un trailer appariscente si legge che Scalar consentirà “la costruzione di mondi di gioco giganteschi su una scala di gran lunga superiore a qualsiasi cosa sia mai stata realizzata prima” e supporterà “un numero enorme di asset, simulazioni, IA ed entità giocatore”.

“I giochi che utilizzano Ubisoft Scalar possono utilizzare una quantità virtualmente illimitata di potenza di calcolo, e quindi eseguire qualsiasi cosa, da mondi virtuali di scala e profondità senza precedenti a simulazioni molto dettagliate che non sarebbero possibili.simulazioni estremamente dettagliate che non sarebbero altrimenti possibili”, ha dichiarato Ubisoft in un comunicato stampa.

“Collocando i microservizi in modo indipendente nel cloud, Ubisoft Scalar consente agli sviluppatori di aggiornare e migliorare un servizio senza impattare sugli altri, o addirittura di aggiungere nuove funzionalità o componenti a un gioco senza interrompere le sessioni di gioco”.

“Lo scopo di Ubisoft Scalar è quello di eliminare i vincoli tecnici per gli sviluppatori di giochi, consentendo loro di concentrarsi sulla creatività e sulla progettazione per esperienze di gioco mai viste prima”

Naturalmente, il cloud computing non è un concetto nuovo e varie aziende hanno già fatto grandi affermazioni simili sull’uso del cloud per una cosa o l’altra.

Crackdown 3 ha fatto molto rumore sull’utilizzo della “potenza del cloud” per la sua distruzione basata sulla fisica, anche se un’impressionante demo del 2015 non assomigliava molto al prodotto finale .

Più di recente, Improbable ha fatto grandi dichiarazioni sulla sua tecnologia SpatialOS, che avrebbe alimentato mondi aperti condivisi e persistenti. Alla fine, i progetti di gioco che avrebbero dovuto utilizzare questa tecnologia sono stati cancellati o venduti , mentre Improbable ha abbandonato lo sviluppo di videogiochi.

Sarà comunque interessante seguire gli sviluppi di questa tecnologia. Per ora, è basata su una nuova IP, ma con Ubisoft così appassionata di mondi aperti in giochi come The Division, Far Cry, Watch Dogs e Assassin’s Creed, vedremo dove andrà a finire.

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