Martedì un giudice ha negato la mozione di Johnny Depp di respingere la domanda riconvenzionale per diffamazione di Amber Heard.
L’attore dei Pirati dei Caraibi ha citato in giudizio la sua ex moglie per diffamazione in un editoriale del 2018 in cui si definiva una figura pubblica che rappresentava l’abuso. Successivamente lo ha contrattaccato, sostenendo che il suo allora avvocato Adam Waldman l’ha diffamata e rovinato la sua carriera definendo le sue accuse di abuso una “bufala”.
Dopo che il team legale di Heard ha archiviato il caso durante il processo in corso su Martedì mattina, la squadra di Depp ha prontamente presentato la mozione per archiviare la sua controquerela.
Secondo Variety, il suo avvocato Ben Chew ha sostenuto che Waldman stava esprimendo la sua opinione e quindi non ha commesso diffamazione. Ha anche insistito sul fatto che non ci sono prove che suggeriscano che Depp fosse a conoscenza delle dichiarazioni di Waldman.
“Credeva, e voleva fino alla sua morte, che le affermazioni di abuso della signora Heard fossero palesemente false”, ha detto Chew di Waldman.
In risposta, l’avvocato della star di Aquaman, Ben Rottenborn, ha dichiarato che Waldman stava agendo per conto di Depp, e quindi l’attore era responsabile della sua condotta. Rottenborn ha sostenuto che la decisione dovrebbe essere lasciata alla giuria.
“Le dichiarazioni riconvenzionali sono false al 100 per cento”, ha detto Rottenborn. “Non è stata perpetrata alcuna bufala. Il signor Depp è un molestatore che ha abusato della signora Heard. Non ha cospirato con i suoi amici per creare una bufala. Non ha creato lei stessa una bufala.”
Giudice Penney Azcarate ha negato la mozione di Depp, dicendo che non spettava a lei “misurare la veridicità o il peso delle prove” e ha stabilito che la giuria dovrebbe decidere l’esito di entrambe le cause.
Gli avvocati di Heard hanno presentato una mozione simile per archiviare il caso di diffamazione di Depp all’inizio del processo, ma anche questa è stata negata.
Il processo prosegue questa settimana, con le discussioni conclusive previste per venerdì.