Valentino Rossi The Game, il MotoGp game basato sulla storia del campione italiano, è stato provato da noi per voi, ecco la nostra recensione.
Valentino Rossi The Game, alias MotoGP 16, è già pronto a stupire migliaia di fan del campione e della MotoGp.
Quest’anno, Milestone non si è limitata a ricreare il Campionato del Mondo di motociclismo, ma ha reso omaggio ai due decenni di in un mito come il ‘Dottore’.
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Valentino Rossi The Game, disponibilev per PS4, Xbox One e PC, è stato da noi analizzato su piattaforma Xbox One.
Iniziamo con il dire, o meglio sottolineare il fatto, che Valentino Rossi ha appena compiuto venti anni dal suo debutto nel Campionato del Mondo di MotoGp, per questo Milestone ha deciso di modificare il nome di quello che, in circostanze normali, sarebbe stato appunto MotoGP 16.
L’ambizione Milestone
La proposta è certamente, uno dei progetti più ambiziosi nella storia dello studio milanese.
Sono infatti presenti tutti i contenuti del campionato in corso, ma ci sono anche, nella lista, moto e piloti di tutte le precedenti venti stagioni. Non solo, infatti seguendo la linea di Valentino Rossi, Milestone ha deciso di introdurre tutto quello che è la vita del pilota anche al di fuori della Moto Gp, come ad esempio gare di Rally e di Motocross, ricca dell’esperienza che lo studio si è fatto con altri grandi titoli come MXGP, WRC e Loeb Rally Evo, che, curiosamente, è stato lanciato un paio di mesi fa ed è stato costruito anche quest’ultimo intorno all’omonima leggenda dei Rally.
Quindi come dire, un vero e roprio pot-pourri di discipline per questo nuovo titolo.
Come ci si aspetterebbe, il punto di forza del gioco èdovrebbe esser la sua moto da corsa, seguendo poi la linea di ciò che si vede nelle tre puntate precedenti pubblicate da Milestone, che ne ha recuperato i diritti di sviluppo e pubblicazione di nuovo nel 2013.
NOVITA’
Come novità, Valentino Rossi The Game (Moto Gp 16) ha introdotto alcune difficoltà alla guida, o meglio una in particolare, ovvero la stanchezza del pilota, che pur non accorgendosene subito, abbinando questo fattore all’usura delle gomme, ci si accorge che a distanza di giri, i nostri tempi inizieranno ad essere sempre più lunghi con qualche difficoltà a padroneggiare la moto, otlre a questo però, parlando più in generale, il controllo della moto è molto soddisfacente, anche se l’IA soffre di alcuni alti e bassi, tutto sommato trascurabili, soprattutto nelle prime curve della gara, dove si nota che pur aumentando fino a giocare al più alto grado di difficoltà, si possa passare da posizioni di partenza svantaggiose, tra i primo posti in appena un paio di curve.
Parlando di altre novità, arriviamo alle modalità
Il gioco include le prove su strada sterrata, drift e rally, con la partecipazione di alcuni personaggi particolari, come il padre Graziano Rossi o il campione di motocross Toni Cairoli.
Le prove su strada sterrata, offrono singole gare, eventi di squadra ed eventi con turni di qualificazione.
Il drifting, prevede invece, competizioni in cui si devono accumulare punti sgommata.
Il Rally è forse la modalità più “inutile” di tutto il gioco, che forse se non fosse stata inserita per via del filo logico della vita di Valentino Rossi, nessuno avrebbe sentito la mancanza di questa modalità.
Ci troveremo ad affrontare una serie di percorsi artificiali sul leggendario circuito di Formula 1 di Monza.
Circondati da barriere e pile di pneumatici, dove, la modalità propone una serie di “trappole” , non solo reali, ma anche dettate ogni tanto da penalità assurde e troppo rigide.
Uno dei problemi principali di questa modalità, è che i test sono fatti in modo ripetitivo e noioso, che possono portare i giocatori a dire basta e tornare sulla via per la MotoGp.
E’ vero che il gioco è principalmente basato sul campionato mondiale di motociclismo, ma sicuramente Milestone avrebbe potuto curare un pochino di più questo lato di gioco, in modo da non far pensare che siano state introdotte delle modalità solo a scopo illusorio.
NOSTALGICHE NOVITA’
Come detto, e per sua stessa filosofia , Valentino Rossi The Game è uno dei più grandi giochi di MotoGp mai creato.
Non solo sono stati iclusi i diciotto circuiti 2016 , tra cui il Red Bull Ring , ma anche altri cinque cenni storici: Phakisa Raceway , Donington Park , Laguna Seca e la versione Estoril e Assen del 2002, prima del suo restauro.
Dobbiamo dire che, dopo la piccola polemica tirata sù nelle scorse righe per la modalità Rally, Milestone su questo lato ha fatto davvero un grandissimo lavor.
Da mettere in evidenza, sono gli eventi storici targati VR46, che comprendono una ventina di test che esaminano i momenti salienti della carriera di Valentino Rossi, con uno per ogni stagione.
Come è stato fatto in Sébastien Loeb Rally Evo, prima di iniziare, viene mostrato un piccolo video introduttivo in cui Rossi ricorda, il perché era particolarmente speciale quello specifico test.
L’unico svantaggio è che questi eventi durarano solo uno o due giri e, talvolta, hanno solo due piloti in pista, necessari per affrontare un particolare duello.
In parallelo, ci sono altri due modi per giocare con la figura del campione italiano, una dove bisogna impegnarsi per battere il tempo con un certo tipo di moto in ognuno dei venti circuiti e poi sono presenti alcune sfide, con data di scadenza, anche se, al momento della nostra prova, questi non risultavano ancora disponibili, quindi purtroppo non siamo riusciti a provarle per voi.
CONFIGURIAMO LA GUIDA
Le opzioni di guida, sono configurabili a proprio piacimento, dandoci la possibilità di intervenire su:
Fisica della moto, aiuti alla guida, danni, sanzioni, e re wind.
La gestione della moto, anche tralasciando le impostazioni principali di guida, variano considerevolmente tra le diverse categorie, infatti ci si troverà ad affrontare una guida semplice in Moto3, ma trovandoci una difficoltà più ovvia arrivando a guidare ai livelli Moto Gp.
CONCLUSIONI
Davvero un ottimo lavoro da parte di Milestone, se parliamo dei momenti nostalgici che il gioco Valentino Rossi The Game offre, ma anche per quanto riguarda il mondo della MotoGp, un po’ meno invece da elogiare è il lavoro fatto per offrire il resto della vita del campione, anche se questo aiuta i videogiocatori a distrarsi un po’ dal solito filone e dalle ore di gioco in sella ad una moto.
Graficamente forse si poteva pretendere ad oggi ancora qualcosina in più e, anche sul fattore audio, che purtroppo fino ad oggi è stato un tasto abbastanza dolente per lo studio.
Non ci sentiamo assolutamente di dire che il gioco non merita attenzioni da parte dei fan, diciamo solo che forse le aspettative, sopratutto per il contorno che era stato presentato, poteva offrire un po’ più di attenzioni da parte degli sviluppatori.
Nel compresso però, se il Valentino Rossi The Game, vine visto come un MotoGp 16, si è un capitolo davvero molto valido.