Guardate Ian che impenna con l’anteprima della build.
Ho tanti bei ricordi di quando giocavo a Tony Hawk’s Pro Skater sulla PS1. Quei giorni inebrianti e vaporosi trascorsi attorno a un piccolo televisore mentre io e i miei amici chiacchieravamo di stupidaggini e gareggiavamo per ottenere punteggi più alti sulle note della colonna sonora punk rock del gioco erano così spensierati e pieni di risate.
Sembra però che quei giorni di azione con passaggi sul pad spalla a spalla siano ormai lontani, e sono qualcosa che non sono sicuro le generazioni moderne potranno mai sperimentare nel modo in cui l’ho sperimentato io. Sai, con la velocità di Internet e tutte le altre sciocchezze futuristiche che abbiamo oggi.
Ma naturalmente ogni perdita causata dalle assurdità futuristiche porta con sé un guadagno, e questo particolare guadagno è la realtà virtuale, che ha permesso a VR Skater di diventare una cosa che esiste. VR Skater è un gioco di skateboard per la VR (ovviamente) che fa un ottimo lavoro nel tradurre il loop di gameplay di un gioco di Tony Hawk in un’esperienza di realtà virtuale e nell’episodio di questa settimana di VR Corner (qui sopra) potete vedermi giocare con una build in anteprima dell’imminente versione per PSVR2.
Se il nome VR Skater vi suona familiare, forse è perché il gioco di DEFICIT si è fatto strada attraverso Steam Early Access dal 2021. Nonostante alcune recensioni negative dovute a una grave mancanza di aggiornamenti, il consenso generale sulla versione VR per PC è ancora “molto positivo”, il che significa che ero “molto ansioso” di provare la demo della versione PSVR2 che mi è stata offerta dall’editore del gioco, Perp Games.
Sebbene la versione di VR Skater che ho giocato fosse molto scarna in termini di contenuti da provare – limitata a un tutorial, a due percorsi solo in free-roam e a una “Mega Ramp” bonus – c’era comunque molto gioco da provare. E per “imparare” intendo schiantarmi contro un sacco di cose, più e più volte, mentre sudavo tantissimo.
In termini di movimenti fisici, VR Skater si colloca decisamente sul lato più estremo dello spettro VR, in quanto bisogna usare le braccia per controllare sia la velocità della tavola che i trick che si tentano di eseguire. Una volta stabilita la posizione di guida (goofy o regular), l’accelerazione della tavola si ottiene facendo oscillare il controller posteriore in modo da imitare il modo in cui le gambe spingerebbero contro il cemento sotto di noi se stessimo facendo skateboard nella vita reale.
Usare le braccia per fare qualcosa che tecnicamente dovrebbero fare le gambe richiede un po’ di tempo per abituarsi, ma onestamente, parte del divertimento di VR Skater è la ripetizione necessaria per imparare a eseguire le corse e i trick più degni di nota. Proprio come in Tony Hawk per PS1, le abilità iniziali sono relativamente facili da apprendere, ma la vera sfida coinvolgente viene dall’imparare a eseguire determinati trick e costruire la memoria muscolare fino a diventare una macchina da punti inarrestabile.
Come vedrete dal video qui sopra, però, se siete come me, vi ci vorrà un po’ di tempo per acquisire la memoria muscolare. C’è un molto a cui pensare mentre si percorre ogni percorso. Dovrete ricordarvi di sterzare, di caricare i vostri ollie o nollie prima di ogni salto, dovrete ricordarvi quale braccio oscillare e in quale direzione farlo se volete eseguire un trick specifico in aria e dovrete anche ricordarvi quale pulsante facciale premere sui vostri controller Sense se volete passare su un binario in un modo particolare.
Fortunatamente, i controlli di movimento di VR Skater sono molto reattivi su PSVR2 e raramente ho avuto la sensazione che i miei errori fossero dovuti a qualcosa di diverso dall’errore dell’utente. Una mancanza di precisione del controller in un gioco che richiede velocità e precisione come VR Skater potrebbe assolutamente rovinare l’esperienza ma, una volta imparate le regole, lo schema di controllo mi è sembrato solido e preciso, anche se le mie abilità sulla tavola non lo erano.
Ecco perché, a mio avviso, VR Skater regala un’emozione così forte quando finalmente si riesce a mettere a segno qualche combo competente. Proprio come nello skateboard nella vita reale, sono caduto spesso mentre prendevo confidenza con il gioco ma, nel video VR Corner qui sopra, potete sentirmi urlare di gioia almeno un paio di volte durante le mie corse, quando riesco a eseguire alcuni trick in successione e sento che il ciclo di gioco inizia a funzionare.
Sebbene i miei pensieri iniziali su VR Skater, basati sulla demo in anteprima che ho giocato, siano per lo più positivi, il gioco non è privo di problemi al momento. Non so quanto fosse vecchia la versione che ho provato, ma con la data di uscita proposta per il 21 giugno che si avvicina a grandi passi, sembra che ci siano molte migliorie da fare in un breve lasso di tempo. La maggior parte dei difetti erano cose minori, come gli errori di ortografia presenti nel testo del tutorial, ma anche un po’ di pulizia grafica non guasterebbe. Lo dico nel video, ma i livelli sembrano un po’ privi di vita e visivamente non sono neanche lontanamente emozionanti come il gameplay.
Penso anche che la curva di apprendimento possa essere un po’ troppo ripida per i nuovi utenti del PSVR2, che tendono a essere giocatori più occasionali rispetto a quelli che utilizzano il PC VR. Su Steam, VR Skater si descrive come un “mix finemente regolato tra arcade e simulazione”, ma sembra decisamente più orientato verso la parte simulativa. Questo rende l’esperienza di gioco molto più difficile di quella di un gioco di guida come GT7, in cui si può semplicemente entrare e iniziare a guidare. Uno schema di controllo semplificato per i principianti, che magari utilizzasse il DualSense invece dei controlli di movimento completi, consentirebbe alle persone di familiarizzare più rapidamente con il gioco e sarebbe sicuramente molto più accogliente che dover imparare le regole attraverso ore di scontri continui con gli ostacoli mentre si creano forme di spaghetti con le braccia.
Nel complesso, VR Skater si prospetta come un’aggiunta entusiasmante e unica alla libreria di PSVR2 e aggiungerà un po’ di varietà necessaria ai giochi offerti. Se vi piace l’aspetto più fisico della VR, o se volete semplicemente provare l’emozione di essere Tony Hawk senza rischiare di finire in ospedale, dovreste sicuramente tenere questo gioco nel vostro radar.