Una redattrice del ramo britannico di Kotaku subisce un attacco di troll in piena trasmissione in diretta sulla piattaforma Twitch.
Le trasmissioni in diretta tramite piattaforme come Twitch hanno ampliato la gamma di contenuti generati dagli utenti che possiamo trovare in rete, ma allo stesso tempo, mostrano anche il volto più disdicevole.
Le molestie a donne in rete hanno avuto un nuovo e per niente divertente nella suddetta piattaforma in un contesto inoffensivo com’è una trasmissione in diretta che trattava della composizione di un puzzle di 1000 pezzi. Il motivo delle molestie a questo canale è stato, niente meno, il fatto che fosse una ragazza ad apparire in diretta webcam.
Più precisamente è stata Charley Hodson, redattrice del ramo britannico di Kotaku, che ha subito in prima persona questa pratica portata a termine da un gruppo con voglia di disturbare. Hodson faceva regolarmente trasmissioni di Zelda: Breath of the Wild, ma quel giorno, dopo una giornata dura, ha preferito prenderla con calma e sedersi a risolvere davanti al proprio pubblico un rompicapo di gatti. Niente che potesse aiutare la comparsa di un gruppo tossico, ma invece è andata proprio così. I cosiddetti #JazzBoys si sono presentati per dedicarle successivamente ogni tipo di ingiuria.
Hodson ha allora provato a non dargli retta e a continuare ciò che stava facendo, senza dar loro niente di quanto chiedevano, nonostante alcuni suggerissero cose poco simpatiche come “infilarsi pezzi del puzzle in culo” o a chiedere “perché sembrasse giusto fare la puttana su Twitch per guadagnare visualizzazioni e donazioni”, cose che proprio non toccano Hodson. Dopo un po’ che la streamer continuava a prendersi gioco di loro con lodevole pazienza, il gruppo se n’è andato.
Ma non era finita qui. La redattrice ha deciso di fare un’indagine scoprendo una pratica terribile che consiste nel girare nei canali della categoria IRL (Vita Reale) alla ricerca di gente da bullare. Il leader del gruppo incorpora queste trasmissioni alla sua e in questo modo trasmette le molestie come quelle subite da Hodson e dalla loro prossima vittima, una ragazza diversamente abile. Il canale di questi bulli è stato chiuso temporaneamente, ma c’è una cosa più preoccupante.
Dal sito di Kotaku hanno realizzato un piccolo esperimento consistente nel cercare di localizzare canali di questo tipo. E 90 minuti di ricerca sono bastati a trovare ben 25 canali, soltanto navigando nei tweet di lamentele verso Twitch per molestie, che non ricevono risposta dalla piattaforma e, ancora peggio, i bulli hanno gli account ancora attivi.
Hodson è stato in grado di gestire la situazione, ma la prossima a trovarsi i #JazzBoys può non essere così forte. Arriverà Twitch a prendere sul serio questi comportamenti spregevoli?