Surf World Series, un nuovo gioco sportivo ben fatto che ci porta nel mondo del surf e ci permette di cavalcare le onde senza uscire di casa.
I giochi dedicati al surf latitavano da un po’. Senza indagare troppo potremmo dire che sono 10 anni che non riceviamo un gioco di questo tipo per console, e l’ultimo era basato su un film d’animazione. Prima di questo gioco dobbiamo andare ben 15 anni nel passato per ricordare Kelly Slater’s Pro Surfer, il gioco Activision che cercava di espandere ad altri sport il successo della saga Tony Hawk’s.
Ora, Climax Studio, studio che ha lavorato a giochi come Silent Hill: Shattered Memories o Assassin’s Creed Chronicles, recupera il genere con Surf World Series, che debutta su PlayStation 4, Xbox One e PC tramite distribuzione digitale.
Navigando tra le onde
Surf World Series è, ovviamente, un gioco di surf, di quelli che potremmo definire Arcade Realistici, che non sono simulatori al 100% ma nemmeno giochi in cui scatenare la follia. Come in altri giochi di sport simili, affrontiamo diverse prove, con una sfida principale e altre secondarie, basati sul realizzare una determinata quantità di punti, finire un round senza cadere in acqua ecc. Questo si divide in diversi tornei organizzati per difficoltà, con un totale di 45 prove.
Le prove sono divise in tre tipi diversi: Una battaglia con altri surfisti e contro il tempo per ottenere il maggior punteggio; una modalità sopravvivenza in cui ci giochiamo tutto su una singola onda; e una modalità in cui dobbiamo affrontare quante più onde possiamo nel tempo che ci viene concesso cercando di ottenere il maggior punteggio possibile… Con il rischio di perdere un buon numero di punti se cadiamo. In ogni prova abbiamo la difficoltà aggiunta di cercare di compiere le tre sfide opzionali che menzionavamo prima, che ci aiuteranno a ottenere il 100% e a sbloccare elementi di personalizzazione per i nostri personaggi.
Tutte queste modalità sono disponibili anche online, dove possiamo competere con altri giocatori per il successo. Il multiplayer online è abbastanza semplice, come il gioco in generale, ma è sempre bene avere la possibilità di misurarsi con altri utenti. Inoltre, c’è una modalità libera in cui possiamo rilassarci, fare pratica o giocare senza pressioni scegliendo un personaggio e un’ambientazione.
Prima di lanciarci in mare dobbiamo affrontare un tutorial migliorabile, ma imprescindibile per imparare a giocare. A volte questo tutorial si rivela un po’ “legnoso”. Non aiutano i controlli, che sono poco intuitivi, e nemmeno la mancanza di opzioni di personalizzazione.
I controlli infatti hanno qualcosa che ci è sembrato un po’ confusionario. Il personaggio è di fronte alla telecamera, vale a dire, lo vediamo di fronte. Se premiamo destra, il personaggio va alla destra dello schermo, che però è la sinistra del personaggio, e viceversa. Dopo alcune partite ci si abitua, ma ci è sembrato poco intuitivo inizialmente, e rediamo che un’opzione per invertire i controlli potrebbe aiutare.
Una volta abituati ai controlli, tutto è abbastanza più semplice. Percorrere le onde e realizzare i trick diventa più intuitivo, e pian piano impariamo a dominare i movimenti. Crediamo manchi un po’ di profondità e anche se ottenere il 100% nelle ultime prove è complicato, sentiamo la mancanza di una sensazione di progresso nelle nostre abilità.
Almento abbiamo una maggiore progressione per ciò che riguarda i cinque surfisti che possiamo controllare, potendo scegliere diversi abiti e tavole. Abbiamo anche 6 località in cui surfare, che vanno dagli Stati Uniti all’Australia, passando dal Brasile e dalla Russia. Ovviamente non c’è molta varietà nell’acqua, ma cambiano i paesaggi, i tramonti e il clima.
Un viaggio senza troppi eccessi
Surf World Series è un gioco abbastanza corretto nel comparto visivo, con un misto tra zen e surfer che si presenta abbastanza bene, I menu sono molto curati, puliti, chiari e ben organizzati, e la grafica mantiene la stessa linea, ma non sono eccessivi. È un peccato che un gioco semplice come questo (dove abbiamo un solo personaggio e l’acqua) e che fa uso dell’Unreal Engine 4, non sia stato un po’ più ambizioso.
Almeno a livello funzionale non abbiamo lamentele, dato che l’interfaccia fa il suo dovere e sappiamo sempre cosa sta succedendo a schermo. Stesso discorso per il sonoro, con melodie che accompagnano perfettamente e fanno il proprio lavoro senza mai arrivare a spiccare. È chiaro che il budget a disposizione di Climax era limitato, ma sono stati comunque in grado di creare un prodotto che non spicca nell’audiovisivo, ma che si presenta comunque bene.
Un grato ritorno al surf
Surf World Series non brilla, ma arriva il momento in cui un titolo come questo manca. Non fa niente di troppo bene o troppo male, ma intrattiene e riesce a catturare se a uno piace un po’ il surf… E supera lo strano primo contatto con i controlli, che non sono male, ma sono diversi da ciò a cui siamo abituati e richiede un po’ di adattamento, almeno nel nostro caso.
Ci sarebbe piaciuto che in un gioco così semplice Climax avesse osato maggiormente con la grafica, in cui non eccelle, ma quando cominciamo ad affrontare le onde possiamo dimenticare un po’ tutto questo e godere della sua essenza, che fa il suo lavoro ed intrattiene. Non è il gioco di surf definitivo, ma si un buon modo di ricollegare il genere se ne sentivi la mancanza.