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sapevate che il gioco del calcio con le auto non è stato inventato da Rocket League?

Oggi molte persone guardano Rocket League come un buon esempio di come, sperimentando, gli sviluppatori di videogiochi possano ottenere risultati più che eccellenti. Perché mescolare auto e calcio potrebbe non sembrare un’ottima idea sulla carta, ma lo studio di Psyonix ha finito per sorprendere l’intera comunità videoludica con una proposta che è molto popolare ancora oggi. Tuttavia, e nonostante la novità dell’idea, questo titolo di veicoli e obiettivi motorizzati non era del tutto inedito nel settore, come il meno noto Calcio spaziale: uno contro uno aveva già combinato questi concetti negli anni Novanta.

In particolare, Space Football: One on One ha portato il suo cocktail di calcio e auto in modo unico ai giocatori SNES nel 1992. Sebbene la grafica e la sensazione dei comandi fossero diverse, la premessa non era molto diversa da quella che abbiamo visto in Rocket League negli ultimi anni: un gioco spaziale che consiste di due giocatori che guidano e si schiantano l’uno contro l’altro per segnare dei gol con una palla. Il confronto diretto, come si può vedere dal gameplay qui sopra, è altamente ingiusto. Tuttavia, oggi vogliamo dedicare uno spazio a questo titolo quasi dimenticato per ricordare che gli sviluppatori del settore hanno sempre giocato con idee folli e di sorprendente successo.

La nascita del calcio spaziale

Gli stadi di Space Football: One on One presentavano ostacoli che rendevano difficile spostare la macchina e prendere la palla.

Sebbene la base sia molto simile a quella di Rocket League, si possono notare alcune differenze tra Space Football: One on One e il lavoro più recente di Psyonix. Da un lato, il titolo per SNES si svolgeva esclusivamente su uno stadio piatto e non consentiva l’uso di mosse quali salto o turbo, tra le altre cose. Inoltre, la telecamera del giocatore era posizionata in prima persona ed era normale scontrarsi con l’avversario per prendere la palla.

Perché la palla in Space Football: One on One è forse l’elemento che più differenzia il titolo da Rocket League. In quest’ultimo, il gioco consiste nel placcare strategicamente la palla e mandarla nella porta avversaria, dando luogo a situazioni alquanto imprevedibili in termini di posizionamento dei veicoli e di caduta della palla. Il gioco del 1992, invece, è tutto incentrato sul possesso della palla un oggetto galleggiante che non rimbalza e portarlo vicino all’area nemica, da dove dovrà essere eseguire un impulso potente segnare un gol.

E le complessità della versione SNES non finiscono qui. In questo senso, il gioco presenta fino a 12 personaggi diversi personaggi con cui giocare e 32 scenari con ostacoli diversi. Perché, rispetto a Rocket League (e senza contare le abilità che i giocatori possono utilizzare a metà partita), gli stadi futuristici di Space Football: One on One contengono una buona manciata di trucchi per rendere più difficile la vittoria dei giocatori. Nello specifico, si tratta di flussi magnetici che riducono l’energia dei veicoli e di zone speciali che ruotano continuamente le auto causando problemi di controllo, oltre a molti altri.

Calcio spaziale: uno contro uno

Fonte: GameFabrique.

Un titolo con molti anni all’attivo

Space Football: One on One e Rocket League non sono stati gli unici giochi a sperimentare la combinazione auto+calcio.

Ad essere onesti, e come potete immaginare, Space Football: One on One non è esattamente un gioco che è invecchiato bene. I suoi movimenti veloci possono dare le vertigini, gli ostacoli dello stadio non sono sempre belli da vedere e le meccaniche di gioco sono obsolete. Tuttavia, mentre il titolo per SNES ha subito un processo naturale in ogni sviluppo che abbia più di 30 anniè ancora una proposta che più di un giocatore ha apprezzato nell’ultimo decennio del secolo scorso.

In effetti, non è che l’industria abbia evitato l’accoppiata calcio+auto fino alla comparsa di Rocket League nel 2015. In questo senso, gli utenti hanno avuto modo di passare il tempo anche con proposte come Avventura su stradauna versione per PS2 che, sebbene fosse principalmente incentrata sulle corse di veicoli, riservava anche uno spazio a questo particolare modo di giocare a calcio attraverso un colorato minigioco: “Road Trip Adventure”Car Football!

Comunque sia, sono stati i ragazzi di Psyonix ad aver stabilito questa particolare commistione di generi. A distanza di anni dalla sua uscita, Rocket League non solo ha una manciata di giocatori che ancora si divertono con le sue partite, ma è anche il fulcro delle competizioni eSports dove si fanno soldi a palate. Ma se è vero che con Rocket League tutti associamo i giochi di calcio alle automobili, questo approccio è iniziato nel 1992 con un titolo curioso come Space Football: One on One.

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