Dragon Ball Super arriva alla puntata 58, la quiete dopo la tempesta. Cosa accadrà a Goku e ai nostri amici dopo la battaglia nel futuro?
Dicono che dopo la tempesta arriva la quiete, e in Dragon Ball Super è andata proprio così. Dopo un capitolo pieno d’azione e nuovi misteri, gli autori della serie ci portano stavolta un capitolo più tranquillo e con alcune risposte.
Il primo mistero ad essere risolto è il perché dell’assenza dei fagioli magici nel futuro, domanda che onestamente non ci aspettavamo avesse una risposta nella serie. Eppure, guarda caso, questa piccola dichiarazione, anche se fa diventare Goku ancora più stupido (si, può esserlo ancora di più), è un dettaglio curioso di cui siamo grati.
Ma, come sempre, la parte più interessante di questa fase di Dragon Ball Super è quella relativa al mistero Black / Zamasu, e tutto diventa un po’ più chiaro dopo la visita dell’apprendista Kaio a Zuno, il saggio pedante che decide di minacciare per ottenere risposte.
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Questa visita inattesa fa scattare l’allarme del Kaio Shin del nostro Universo che, come un bambino arrabbiato, corre ad avvisare l’amico tosto: in questo caso Bills e Whis. I due, insieme a Goku e compagni e davanti a un bel gelato cominciano a fare congetture.
La questione adesso è: Le risposte sono corrette? I buoni di Dragon Ball Super si sono già sbagliati un paio di volte su questo argomento. Prima pensando che Black fosse Goku, poi che era Zamasu e ora che è una copia di Goku creata grazie alle Super Dragon Ball.
Ma questo non spiega perché il Ki di Black sia così simile a quello del dio del decimo universo, e qui nascono nuovamente i dubbi sulla correttezza di queste supposizioni. Forse i Potara hanno qualcosa a che vedere con tutto questo dato che è possibile che prestando a Black uno degli orecchini Zamasu abbia trasmesso un po’ del proprio Ki a Black.
Ciò che invece sappiamo è che Zamasu deve aspettare un anno per poter usare le Super Dragon Ball, ma per evitare questa attesa esiste un oggetto che rende tutto più facile: l’anello del tempo.
E per usare questo anello occorre essere un Kaio. E per smettere di essere un apprendista deve ottenere gli orecchini Potara del proprio maestro, Gowasu, oppure sostituirlo, e pare che questa sia la strada scelta da Zamasu.
La cosa simpatica in tutto questo è ciò che afferma il Kaio Shin del settimo universo: Zamasu non ha ancora fatto niente in quest’epoca, quindi accusarlo e toglierlo di mezzo fa un po’ troppo Minority Report e, inoltre, Gowasu insiste col difenderlo nonostante le evidenze.
Per quanto riguarda invece il prossimo capitolo di Dragon Ball Super, pare che Zamasu abbia finalmente deciso di andare contro il proprio maestro, ma la presenza di Goku e i suoi compagni pare non aver alterato i suoi piani. Riuscirà ad ottenere l’anello del tempo per scappare verso il futuro e ottenere un corpo immortale e un potente alleato come Black?
Dobbiamo ammettere che questa doppia trama di Dragon Ball Super è per il momento parecchio interessante. Da una parte abbiamo il problema del futuro, con nemici potentissimi e che, qualsiasi cosa si faccia nel passato, non cambieranno (ricordate che in Dragon Ball i cambiamenti nel passato non modificano il futuro) e dall’altra parte abbiamo ilo problema dell’origine di tutto quel orrore con Zamasu e Black.
L’unico peccato è che non siano utilizzati gli altri personaggi che pure potrebbero avere un potenziale nella serie, come Gohan, Goten, Trunks o persino Boo. Questi personaggi potrebbero prendere parte alla trama alla vecchia maniera, vale a dire, realizzando i combattimenti prima dell’arrivo dei combattenti più forti. Ma almeno farebbero qualcos’altro oltre a vedere Goku e Vegeta che combattono.
Ma rimangono ancora cose da risolvere. Abbiamo un Dio immortale davanti a noi che non sappiamo come battere… Ma Gohan, Piccolo e Crilin potrebbero invece avere qualche iddea, dato che in passato hanno combattuto contro qualcuno con un corpo simile: Garlick Jr., sconfiggendolo. Forse è arrivato il momento di condividere esperienze.