In seguito al divieto di Steam di 20 gruppi di curatori.
11 bit studios ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che non rilascerà più chiavi Steam ai curatori.
Lo sviluppatore, noto per This War of Mine e Frostpunk, seguirà questa regola a partire da oggi, in seguito alla recente segnalazione di truffatori di chiavi che si spacciano per curatori.
Nella sua dichiarazione, lo studio ha affermato che la decisione è stata presa sulla base delle proprie esperienze e di quelle di altri sviluppatori.
“In base all’esperienza nostra e di altri sviluppatori, la maggior parte delle richieste proviene da account falsi utilizzati per raccogliere e rivendere le chiavi”, si legge nella dichiarazione. 11 bit ha inoltre dichiarato di non essere preoccupato per la perdita delle recensioni dei curatori, in quanto “non sembrano apportare alcun valore alla comunità”.
A partire da oggi non concederemo più chiavi di gioco ai curatori di Steam. In base all’esperienza nostra e di altri sviluppatori, la maggior parte delle richieste proviene da account falsi utilizzati per raccogliere e rivendere le chiavi e le recensioni pubblicate non sembrano comunque apportare alcun valore alla comunità.
– 11 bit studios (@11bitstudios) 2 settembre 2022
In un commento successivo, lo studio ha notato che Valve è consapevole del problema del funzionamento attuale della curatela su Steam e ha espresso la speranza che Valve affronti presto la questione. All’inizio di questa settimana Valve ha bannato 20 gruppi di curatori perché coinvolti in truffe di rivendita di chiavi.
I gruppi bannati da Valve sono stati smascherati da Cowcat Games in una sorta di operazione di spionaggio.
Le esperienze di 11 bit non sono isolate all’interno della comunità di sviluppatori, come dimostrato da Cowcat Games. Lo sviluppatore indipendente Tomi Toikka ha condiviso la propria esperienza con i truffatori di chiavi in passato in una risposta alla dichiarazione originale di 11 bit.
La decisione giusta. Tutte le chiavi che ho dato ai curatori di @catlandstudios sono state rivendute su G2A o attivate su account personali senza recensioni. Non è un buon sistema.
– Tomi Toikka (@TomiToikka) 2 settembre 2022
Sfortunatamente, gli sviluppatori indie affermano di essere costretti a imporre restrizioni come questa per evitare i truffatori, poiché le protezioni fornite dalla piattaforma e dal programma Steam Curator non sono sufficienti a fermare chi vuole approfittare del loro lavoro.