Una delle menti dietro a Uncharted 4: La Fine di un Ladro, Neil Druckmann, ha raccontato alla rivista PlayStation Magazine i motivi del ritardo.
Il ritardo di Uncharted 4: La Fine di un Ladro è stato un bagno di acqua fredda per tutti quelli che si aspettavano di vedere finalmente Nathan Drake su PlayStation 4 quest’anno, ma a causa dell’ambizione di curare persino il più piccolo dettaglio, lo studio, Naughty Dog, si è visto costretto ritardato fino al 18 marzo del 2016, data in cui potremmo godere di quello che potrebbe essere l’ultimo capitolo della saga Uncharted. Ma forse no.
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Neil Druckmann ha parlato con la rivista PlayStation Magazine per spiegare i motivi che li hanno portati a prendere questa decisione: “è stata una decisione molto difficile. The Last of Us è stato il primo gioco che abbiamo ritardato di un mese, e ci sentiamo in colpa per averlo fatto. Ciò nonostante, lanciare un videogioco che non è all’altezza di ciò che ci aspettiamo è ancora peggio”.
Una cosa simile a quella accaduta con The Last of Us è accaduta anche con Uncharted 4: La Fine di un Ladro: “lo sviluppo dipende da come avanza. Ci sono sequenze in cui diciamo questa è ambiziosa e altre in cui diciamo deve essere eliminata…”.
“Per il finale della serie volevamo dare ai fan ciò che si aspettano da Uncharted 4: La Fine di un Ladro, una fine di grande impatto. Descrivere la fine come molto… Beh, suppongo che potrebbe essere uno spoiler quindi non lo dirò. Ma ciò che succede richiedeva un po’ di lavoro per ottenere ciò che volevamo e avremmo dovuto ridurre l’impatto e le nostre ambizioni per rispettare la data di lancio originale”.
“Abbiamo tenuto conto che questa decisione avrebbe deluso i giocatori e le loro aspettative. Ma Uncharted 4: La Fine di un Ladro è l’ultimo capitolo di Nathan Drake, quindi ci prenderemo tutto il tempo che sia possibile per fare il capitolo migliore possibile per la saga”.
