Chi ricorda il suo primo gioco? Lo avete scelto tra tanti o è stato un incontro casuale?
Ieri una mia amica, non molto pratica di videogiochi, mi ha chiesto alcuni consigli per approcciarsi a questo mondo. Io tutta tronfia mi sono pavoneggiata da grande esperta, pronta a chiarire qualsiasi suo dubbio e invece lei mi pone un semplice quesito: «Quale gioco mi consiglieresti per iniziare?».
Lì per lì la mia reazione è stata, per chi mi conosce bene, insolita, difatti sono rimasta a corto di parole, completamente muta… Mi aveva presa in contropiede! Nonostante la domanda di poche pretese non riuscivo a trovare una risposta soddisfacente. Il mio cervello ha iniziato a fumare mentre consultavo gli archivi delle mie esperienze videoludiche. Ho pensato a vari generi, dagli sparatutto ai platform, gli RPG, le avventure grafiche, i punta e clicca, gli action… Prima persona o terza persona? Mondo aperto o mondo chiuso? Console o PC? E’ meglio catapultarsi subito nella nuova era per godere di ogni particolare o arricchirsi prima culturalmente con vecchi titoli e avanzare per grado? Quali caratteristiche sarebbero risultate più gradevoli e soprattutto intuitive per un “noob”?
La mia amica, ancora incredula per il mio silenzio, continuava a guardarmi in speranzosa attesa. Le palle di fieno volavano nel corridoio ma io ancora non ero in grado di darle una risposta.
La sera stessa, stanca e un po’ svogliata accendo la mia console. L’intento era quello di fare una partita ma senza un vero motivo mi sono ritrovata a sfogliare la bacheca dei trofei. La parte più matura della mia carriera da videogiocatrice incallita esibiva le mie fatiche, alle quali ho dedicato tempo e passione. Questa considerazione ha richiamato alla mente i ricordi del mio primo videogioco: Crash Bandicoot 3 per PlayStation, regalatomi da mamma insieme alla console per Natale. Ricordo anche che non era quello il gioco che avevo chiesto e allo stesso modo ricordo il triste scetticismo con il quale aprii lo sportello e inserii il CD. Inutile dire che fu la scelta giusta.
Improvvisamente stavo facendo luce sul quesito che mi era stato posto qualche ora prima. Non esiste un genere, una piattaforma o una trama adatta per iniziare. Qui parliamo di sensazioni, di puro divertimento, di passione appunto; il gioco è soggettivo, è questione di pelle, non c’è un manuale su quando e come iniziare a giocare.
Un giorno magari sei a casa di un amico e questo ti propone una partita. Tu che non hai idea di quali siano i tasti giusti da schiacciare e non sei del tutto abituato alla dinamica di ciò che vedi sullo schermo, muori una, muori due, muori te volte. Ciò nonostante non intendi mollare perché vuoi portare avanti la causa del tuo personaggio, perché lui è giusto, perché i nemici ti hanno fatto irritare e vuoi fargliela pagare, perché il gioco ti prende e per qualche istante ti dimentichi completamente del tuo amico e senza accorgertene… E’ fatta!
Insomma, credo che domani potrò darle una risposta: «Mi avresti mai chiesto quale sia il ragazzo giusto per te? Stiamo parlando di sensazioni. Non esiste nessun gioco di rito per iniziare, semplicemente gioca e dai più occasioni perché ti innamorerai!»
Colgo l’occasione per ringraziare Kate per avermi ispirata sull’argomento di questo articolo e pongo a voi la stessa domanda. Esiste il gioco ideale per chi è alle prime armi? Qual è stato il vostro primo gioco? Sono curiosa di conoscere le vostre opinioni!