Lara Croft soffrirà traumi psicologici in Rise of the Tomb Raider. Scoprite insieme a noi le ultime dichiarazioni di Crystal Dynamics.
Ora che lo sviluppo di Rise of the Tomb Raider è stato finalmente completato, il team di Crystal Dynamics ha voluto fornire alcuni dettagli sulla Lara Croft che ci ritroveremo ad impersonare nel videogioco. A grandi tratti, l’eroina somiglierà molto di più a quella che già abbiamo visto nel precedente capitolo, e non a quella della saga originale, ma ci sarà un’enorme differenza, perché Lara sarà traumatizzata psicologicamente. Gli avvenimenti della sua scorsa avventura lasceranno segni nella mente di Lara, a rivelarlo è stato Brian Horton, direttore di Rise of the Tomb Raider assieme a Noah Huges, direttore creativo, durante un’intervista per il portale Gamespot.
[amazon template=wishlist&asin=B00R49GSAQ][amazon template=wishlist&asin=B0100V8456]
“Quando pensiamo a tutto ciò che ha vissuto Lara”, spiega Horton, “Vediamo che ha subito eventi traumatici, ha visto i propri amici morire ed è uscita da situazioni che hanno cambiato il suo modo di essere per sempre. Questo ha, ovviamente, un effetto sullo stato mentale e psicologico di Lara. L’idea di vedere Lara Croft in uno studio medico era un modo di esprimere che è così, lei ha passato tante cose, e probabilmente queste hanno lasciato qualche segno. Ma questo dottore non aiuta necessariamente a risolvere quei problemi. In qualche modo questo dottore, come tante altre persone, non riesce a credere ai racconti di Lara, e finisce per credere che siano allucinazioni o storie inventate sulla propria esperienza in Yamatai”.
“L’inquietudine può essere attribuita alla tensione che c’era negli avvenimento, ma è più per il fatto che venga messa in discussione la veridicità delle sue parole. C’è una contrapposizione tra ciò che la gente pensa di Lara e ciò che lei sa essere vero, perciò arriva alla conclusione che la terapia tradizionale non fa per lei. Ciò di cui ha bisogno è di calmare il dolore subito e l’istinto compulsivo di scoprire altri dettagli su ciò che ha visto in Yamatai”. Finisce Horton.
Da parte sua, anche Hugher ha voluto aggiungere un po’ di interesse sui traumi psicologici di Lara Croft in Rise of the Tomb Raider. “Io dividerei in due la sua personalità. Quando p tornata da Yamatai c’è un sentimento che la spinge a pensare a come riuscire a tornare, dopo tutto ciò che ha passato, non solo per il trauma fisico, ma anche per fare luce su una cosa che non riesce a spiegare, una cosa che potrebbe cambiare il mondo. Come può tornare a fare un lavoro normale? Anche se cerca di soffocare questo sentimento, c’è una piccola parte di lei che le dice: – Ma, se tutto fosse reale? Pensa a quanto sarebbe diverso! – C’è un carico del destino che non può essere tolto, non importa quale sia”.
Come vedete, pare che Rise of the Tomb Raider scenderà nel profondo della personalità e del modo di essere di Lara Croft e continueremo a vedere i cambiamenti che sperimenta dal suo essere una giovane inesperta esploratrice fino a diventare un’intrepida avventuriera. Ricordiamo che il gioco uscirà in esclusiva temporanea per Xbox One e Xbox 360 il prossimo 10 novembre.