HomeNotizieThe Witcher 3: Wild Hunt Hearts of Stone – Recensione

The Witcher 3: Wild Hunt Hearts of Stone – Recensione

Abbiamo provato per voi la versione PlayStation 4 di The Witcher Hearts of Stone, l’espansione per The Witcher III, scopritela con noi!.

La recensione di The Witcher 3: Wild Hunt Hearts of Stone s’incentrerà sulla novità apportate alla giocabilità e alla trama che apporterà questa espansione. Si tratta del primo contenuto, che assieme a Blood and Wine, completa il season pass di The Witcher 3: Wild Hunt. Ora passiamo alla nuova avventura di Geralt di Rivia in un mondo di strighi, mostri, sesso e spada.

The Witcher Hearts of Stone

[amazon template=wishlist&asin=B01552E6UC]

The Witcher 3 Wild Hunt è uno dei più seri candidati a gioco dell’anno 2015. La scorsa primavera, CD Projekt RED (lo studio polacco che sta lavorando anche a Cyberpunk 2077) ha dato una prova di forza con un gigantesco gioco di ruolo, con un approccio molto adulto, personaggi ben definiti e un comparto tecnico eccellente. Quando è stato annunciato il gioco, è stato annunciato anche un pack di espansioni composto da due nuove avventure: Hearts of Stone e Blood and Wine.

Hearts of Stone è la prima espansione, che vanta oltre 10 ore di contenuti in nuove località collocate intorno alla Terra di Nessuno, Oxenfurt e altre parti della mappa che erano incluse nel gioco originale. Si tratta di un’avventura indipendente, che possiamo affrontare anche una volta che avremo finito il videogioco (si consiglia almeno il livello 32, dato che non è facile) o in una nuova partita, direttamente dal meno, in questo caso, la console ci fornirà un personaggio già avviato. La verità in questa espansione la vita di Geralt di Rivia non sarà affatto semplice.

Fin dall’inizio, riusciamo a goderci The Witcher Hearts of Stone con familiarità. L’avventura comincia quando riceviamo un incarico, uccidere un mostro nelle catacombe sotto Oxenfurt, nel tabellone degli annunci di una locanda. A partire da questo momento, il destino di Geralt si incrocia con quello di un gruppo di personaggi, salvati in anteriori videogiochi della serie, pieni di carisma. Da una parte troviamo il mercante di specchi, che a suo tempo aiutò Geralt a trovare Yennefer e che ora torna per riscuotere il debito. L’antagonista dell’avventura è Olgierd Von Everec, che ci chiederà di affrontare una serie di incarichi impossibili e Shani la guaritrice (un nuovo interesse romantico per Geralt) chiude il gruppo.

The Witcher Hearts of Stone

Le situazioni in cui ci troveremo in The Witcher Hearts of Stone non sono propriamente estranei: combattimenti contro mostri e spiriti, esplorazione di dungeon e dialoghi scritti brillantemente, con un’ambientazione che prende elementi dai libri di Andrzej Sapkowski, il folklore slavo e l’esplorazione di un lato più umano del protagonista. Per la prima volta, lo strigo guerriero lascia spazio al negoziatore, al seduttore e in molti casi a un Geralt che mostra un eccellente senso dell’umorismo. A questo contribuiscono situazioni come il presentarsi a un matrimonio posseduto dallo spirito di Vlodomir Von Everec (fratello di Olgierd) o dover negoziare in una casa d’aste. A proposito, le scene “romantiche” si presentano meglio rispetto a quelle del videogioco originale. Sia nella seduzione che nell’”esecuzione” si incastrano meglio con la trama e accadono in modo naturale.

Per quanto riguarda le nuove creature che Geralt si troverà a fronteggiare, spiccano gli scontri contro un enorme rospo (appena all’inizio) e contro il guardiano della magione di Olgierd, un becchino senza faccia che diventa una delle sfide più gradi che abbiamo affrontato in The Wild Hunt. Per la situazioni più originali dell’espansione invece, non possiamo non citare un colpo in cui dobbiamo reclutare altri membri della nostra banda, ascoltare conversazioni o preparare pozioni per addormentare le guardie. Generalmente si tratta di missioni elaborate e con momenti epici, che inoltre ci forniranno generose ricompense (in particolare glifi, rune, armi e armature).

The Witcher Hearts of Stone

Tecnicamente, The Witcher Hearts of Stone coincide con la nuova patch che migliore il rendimento del videogioco su console, anche se, com’è logico, è allo stesso livello dell’originale. Teniamo a segnalare che durante la nostra partita abbiamo avuto qualche problemino con il caricamento di alcune texture in alcuni momenti, anche se in nessun modo la stupenda esperienza di gioco è stata alterata. La colonna sonora può contare su una nuova canzone, in linea con la musica medioevale composta per Wild Hunt.

Se avete finito la storia di The Witcher 3 Wild Hunt, The Witcher Hearts of Stone rappresenta un modo perfetto per riprendere il gioco. La sua lunga durata e le situazioni che dovrà affrontare Geralt riescono a farci avvicinare allo strigo in un modo diverso, ma appassionante allo stesso modo. Inoltre, il fatto di poter ottenere questa espansione in formato fisico (un codice per il download insieme a due mazzi di carte per giocare a gwynt) è una grande iniziativa. Se, invece, avete ancora missioni della storia principale da completare, questa alternativa non è così attraente, dato che non ha alcuna rilevanza su ciò che viene mostrato nel gioco originale.

The Witcher Hearts of Stone

8.8

Trama

8.5/10

Durata

9.0/10

Pro

  • Nuova, coinvolgente avventura.
  • Lunga durata.
  • Ottimi personaggi.

Contro

  • Non apporta niente alla storia principale.
  • Qualche problema coi tempi di caricamento.
RELATED ARTICLES

Commenta!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.