Analizziamo l’ennesimo successo prodotto da Blizzard, Hearthstone, il videogioco che ha dimostrato ancora una volta che ci sanno fare, e anche guadagnare.
La Blizzard è una delle software house più amate e idolatrate da pubblico e stampa specialistica. La sua strategia di mercato è sempre stata quella di produrre pochi titoli sviluppati in svariato tempo che vengono supportati dalla casa attraverso patch, aggiornamenti ed espansioni. Con questa metodologia sono nati capolavori come Wow, Heroes Of the Storm e Starcraft2. In questo ultimo periodo però, Blizzard non produceva una nuova IP da tempo, così ha rimediato a questa lacuna con lo sviluppo di due titoli, Overwatch (la cui beta uscirà a breve in Europa) e Hearthstone di cui ci occuperemo oggi.
Hearthstone, gioco di carte
Hearthstone è un gioco di carte basato sugli eroi di Warcraft, difatti nella produzione Blizzard potremo giocare con eroi del calibro di Jaina, Trall o Malfurion con un art design molto ispirato sia degli eroi stessi che delle carte che andremo ad utilizzare. Le carte possono essere servitori o magie. Le magie avranno effetti specifici che potremo apprendere leggendo nella parte bassa delle carta stessa. Invece i servitori saranno dotati di un corpo, ossia un attacco e una salute, e in alcuni casi di alcune caratteristiche uniche o meno. Ad esempio molti servitori hanno provocazione, una peculiarità che non permette all’avversario di colpire nessun altro servitore o eroe. Altri hanno invece Carica, che gli permette di attaccare senza dover aspettare un turno come, invece, gli altri servitori sprovvisti di questa caratteristica. Ogni eroe appartiene ad una classe specifica e per ogni classe ci sono determinate carte e meccaniche di gioco differenti, basate sui poteri che ogni eroe può utilizzare al costo di due di mana.
Mana? Esatto ogni carta ha un suo costo di mana, che ci viene fornito ad ogni turno in quantità crescente di un’unità, ossia nel primo turno avremo un punto di mana da spendere, nel secondo due, e così via fino ad arrivare a 10. Ad esempio il potere del cacciatore gli permette di fare due danni all’eroe nemico, ciò rende questa classe utilizzabile efficacemente solo con mazzi aggressivi che puntano ad attaccare solo l’eroe nemico e a farlo fuori in poco tempo. Invece il potere del guerriero di avere due armature permette a questa classe di essere ottima per un mazzo basato sul controllo della board. Proprio adesso nascono i problemi, in quanto il gioco è ancora lungi dall’esser ben bilanciato, e la patch che ha nerfato il Patron Warrior ha probabilmente peggiorato le cose, in quanto allo stato attuale delle cose i mazzi face dominano incontrastati e il paladino è la miglior classe su tutti i fronti. Nonostante ciò speriamo che la Blizzard con il suo continuo supporto al titolo e ascoltando le critiche della community bilanci meglio il titolo.
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FREE TO PLAY
Il continuo supporto al titolo è necessario visto il modello commerciale del titolo, ossia il free to play. Non impauritevi però il titolo è ben lungi dall’esser un pay to win. Infatti le microtransazioni servono solo a velocizzare l’ottenimento di carte, l’unico reale utilizzo molto utile delle transazioni in denaro è quello di comprare le avventure, che altrimenti costerebbero davvero tanti gold. Blizzard guadagna attraverso i pacchetti di carte, le espansioni e le avventure (due finora). Le avventure sono delle appendici dell’avventura classica che viene usata come tutorial, ossia la modalità single player che ci vedrà sfidare l’IA e fungerà da allenamento. Queste appendici offrono diversi scontri con l’IA che permetteranno al giocatore di ottenere delle carte uniche e rare tra cui una leggendaria per ogni ala (parte) dell’espansione acquistata. Come metodo veloce per ottenere un po’ di polvere arcana (oggetto utilizzato per il crafting di carte) e appunto quello di fare le sfide giornaliere, completare le arene e comprare le avventure visto il costo elevato delle leggendarie che vi permetterà, acquistando un’intera espansione, di poter creare un mazzo decente per le prime leghe classificate che dovrete affrontare. Oltre alle avventure, Blizzard pubblica anche delle espansioni che inseriscono nuove carte ottenibili esclusivamente dentro gli appositi pacchetti. Sia le avventure che i pacchetti delle espansioni sono acquistabili attraverso valuta in game, quindi se avete molto tempo da dedicare a Hearthstone potrete permettervi di non spendere un centesimo. Oltre alla modalità avventura e gioco abbiamo anche la modalità rissa disponibile solo 4 giorni a settimana che inserirà un modificatore fisso alle amichevoli svolte in questa apposita modalità. L’ultima modalità si chiama arena ed è accessibile attraverso un esborso di 150 gold (moneta in game) oppure spendendo 2 euro circa. Questa modalità vi farà creare un mazzo scegliendo tra tre opzioni di eroe e successivamente andremo a scegliere le carte che comporranno il nostro deck sempre delineando la nostra preferita tra le tre proposte dal caso. Una volta scelto il mazzo andremo a fare delle partite e dopo esser stati sconfitti tre volte bisognerà ripagare l’accesso all’arena, inoltre in base a quanto partite vinceremo (massimo 9) riceveremo un premio che può variare da gold e pacchetti fino ad arrivare al premio massimo che è quasi sempre una leggendaria. Questi premi consentono alla modalità arena di diventare la modalità più gettonata di Heartstone se si vogliono fare un po’ di gold e polvere arcana.
Con Hearthstone, Blizzard ha dimostrato di sapersi ancora rinnovare, riuscendo a spodestare tutti i giochi di carte online e piazzandosi prepotentemente tra i 10 giochi più giocati su PC grazie alla sua vasta community di appassionati. I successi del progetto sono facili da intuire, visto che la concorrenza sui giochi di carte era minima e il nome di Blizzard ha portato tutti a riversarsi su Hearthstone, e una volta provato, grazie al suo modello commerciale molto intelligente. Il gameplay è semplice ma riesce a dar soddisfazioni sia ad un neofita del genere che gioca un’ora al giorno che a un esperto o a un progamer. Non vi resta che provarlo!