Una delle saghe leggendarie della storia recente dei videogiochi, chi è che ormai non conosce Tomb Raider? Un successo così travolgente da portare alla creazione di un film con Angelina Jolie, oggi su GamingPark facciamo un tuffo nel passato per riscoprire questa perla.
Ciao a tutti, mi presento sono un nuovo redattore del gruppo GamingPark, sono Jackbikers, in questo primo articolo per questo blog andremmo a vedere un gioco uscito molto tempo fa, ovvero il primissimo Tomb Raider che è stato lanciato sul mercato nel 1996.
Pensate che all’epoca avevo 6 anni ed è stato proprio questo gioco a farmi nascere la passione dei videogiochi, andiamolo a riscoprire.
Pubblicato dalla Eidos Interactive e sviluppato dalla Core Design, venne lanciato sul mercato prima in Europa il 25 ottobre del 1996, e solo successivamente nel resto del mondo come negli Stati Uniti il 14 novembre dello stesso anno e in Giappone il 14 febbraio dell’anno seguente, per le console PlayStation e Sega Saturn.
La trama del gioco già la conosciamo ma ve la rispolvero:
Il gioco narra di un’archeologa britannica di nome Lara Croft ingaggiata da Jacqueline Natla, un’importante donna d’affari nella compra/vendita di manufatti, per trovare il medaglione di Scion.
Ci sono poche, ma estremamente belle, ambientazioni durante il gioco da esplorare:
- Perù: il luogo era situato all’interno di una montagna, l’ambientazione presentava una enorme tomba di Qualopec, un antico imperatore Inca, in un paesaggio totalmente tropicale.
- Grecia: l’ambientazione era di un antico monastero medioevale, intorno a questo luogo venne costruito anche una città all’interno di una caverna.
- Egitto: da come potete ben capire, eravamo catapultati in Egitto e le ambientazioni erano similari ad un deserto, c’era anche la Sfinge di Giza in parte copiata.
- Atlantide: ultima ambientazione del gioco, non voglio scrivere niente a riguardo su quest’ultima mappa perché se un ragazzo estremamente giovane vuole provare questo vecchio titolo, si godrà il finale.
Il gioco presentava una difficoltà maggiore rispetto ai giochi dell’epoca e successivi, infatti si potevano affrontare diversi nemici con un intelligenza artificiale superiore a titoli del passato; dai lupi, orsi, boss e mercenari al servizio di Natla ( solo nel finale si capisce perché Natla li aveva assunti).
Per il gioco furono realizzati circa 15 missioni e mano a mano si avanzava con la trama, la difficoltà del gioco aumentava.
Oltre alla difficoltà maggiore del gioco, il titolo aveva un comparto di gameplay completamente differente dai giochi dell’epoca e successivi, infatti il gioco era in parte platform.
Che cosa voglio dire ?
C’erano diverse piattaforme su cui bisognava saltare, ma era necessario stare attenti a come si eseguiva il salto, se si saltava troppo presto andava a finire che non potevamo aggrapparci con Lara, alla sporgenza sulla quale bisognava arrivare, in caso contrario se si saltava troppo tardi si perdeva completamente il punto d’atterraggio, e di conseguenza ci potevamo considerare morti.
Un’altra caratteristica che era il fulcro di Tomb Raider erano gli enigmi, in più di un occasione per andare avanti con la storia dovevamo aprire un portone e c’era da impazzire, perché prima bisognava andare dalla botola a pressione , che faceva scattare un bottone a tempo e successivamente bisognava tuffarsi in una piscina per tirare una terza leva che apriva il famoso portone, insomma c’era da ingegnarsi nel come andare avanti.
Oltre agli enigmi c’erano i nemici, si andava dai nemici normali com’erano i lupi e gli orsi, fino a quelli più cattivi e difficili come i boss, il primo fra tuttio il T-Rex.
Poi c’erano i mercenari di Natla che in ogni livello richiedevano combattimenti contro di loro e che ci facevano capire, nel corso della storia, il perché Natla ci aveva coinvolti.
I mercenari di Natla non erano utili solo dal punto di vista narrativo per rendere il tutto più interessante, quando si batteva uno di questi soldati si otteneva un arma, oltre alle consuete doppie pistole con munizioni infinite ( solo quest’arma aveva questa opzione ), si potevamo avere anche doppi uzi, doppie magnum e un fucile a pompa.
Una novità introdotta era la possibilità ( novità molto importante nei giochi dell’epoca, mai vista una caratteristica similare ) di saltare in acqua ed immergerci, infatti quando ci immergevamo usciva una barra blu che era la resistenza al fiato di Lara, se si rimaneva troppo tempo sott’acqua questa barra si esauriva e la nostra eroina poteva affogare.
Una novità era anche il fatto che si poteva aggrappare e salire su determinate piattaforme, tramite il pulsante azione del nostro pad, prima di allora non si era mai visto una caratteristica simile in un gioco.
Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo, spero che sia stato di vostro gradimento e se non avete mai provato questo vecchio ma estremamente bel titolo dovreste provarlo, se avete qualche consiglio da offrirci postate un commento qua sotto.
Come al solito vi auguro un buon proseguimento sulla rete e noi ci vediamo ad un prossimo articolo, ciao gamers.
Da Jackbikers.