Julien Merceron, in passato a capo del team dedicato al Fox Engine, afferma che Konami doveva dare fiducia a Kojima.
Julien Merceron, il direttore tecnico di Bandai Namco che ha lavorato in passato in Konami, Square Enix e Ubisoft, ha tenuto una conferenza nella Cité des Sciences ed de l’Industrie de Paris dove ha commentato, vari aspetti dei suoi precedenti posti di lavoro.
Uno dei temi affrontati è stato, logicamente, la rottura di Hideo Kojima con Konami. Merceron è stato in passato responsabile tecnico presso Kojima Productions e quindi del Fox Engine, il motore del gioco.
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Merceron ha dichiarato che il successo di Metal gear Solid V insegnava una lezione, ovvero che occorre fidarsi di Hideo Kojima, contrariamente a quanto fatto – a suo parere – da Konami. Il team si fidava di Kojima, e lui si fidava del proprio team, e afferma che, nonostante il lungo sviluppo, il gioco era in attivo dopo poche settimane e ha ottenuto un voto medio su Metacritic al di sopra del 90.
La seconda conclusione da lui affrontata è che gli sviluppatori giapponesi possono raggiungere un successo di queste dimensioni. Anche se è vero che l’industria mobile è in rapida ascesa – il successo di MGS V – farà sì che i creatori cerchino un equilibrio tra mobile e altri giochi con investimenti più alti.
Merceron spiega anche di aver vissuto le notizie della crisi tra Konami e Kojima in “tempo reale”. A marzo ci sono state discussioni tra la gestione di Konami e Kojima, da cui sono scaturite notizie e voci al pubblico, persino che lo studio doveva essere cambiato, il nome di Kojima cancellato dalle pubblicità, lo stesso abbandono di Kojima e un nuovo contratto.
Sostiene che in quel momento parte del team si trovava alla GDC ed è venuto a conoscenza della situazione per via delle notizie. Nel ritorno a Tokyo Kojima ha parlato al team dicendo “non preoccupatevi, finiremo il gioco, daremo tutto ciò che abbiamo, e poi vedremo”. Secondo Merceron, Kojima non ha cambiato il proprio modo di lavorare da quel momento, e ne loda la forza.
I membri del team si facevano molte domande, e speravano che il lancio fosse un successo per far cambiare idea a Konami per cominciare così un nuovo Metal Gear.
Merceron sostiene che avrebbe desiderato di continuare a lavorare con Kojima in Konami per tanti anni e in altre saghe, con la speranza di rivivere Silent Hill. Senza Kojima (è stato lui a volerlo fortemente nell’azienda) non poteva continuare in Konami.
Via|DualSohckers