Resident Evil 7: Not a Hero è un DLC gratuito per l’ultimo capitolo della serie Capcom che ha largamente sorpreso i fan. Ecco le nostre impressioni.
Resident Evil 7: Biohazard ha ricevuto tutti i DLC previsti con l’arrivo di Not a Hero e End of Zoe. Il primo è stato pubblicato come aggiornamento gratuito, mentre il secondo fa parte del season pass del gioco, ma può essere acquistato anche separatamente o insieme a Resident Evil 7: Biohazard Gold Edition.
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I due DLC hanno qualcosa in comune: ci raccontano gli avvenimenti dopo il gioco principale, Not a Hero con Chris e End of Zoe con Zoe. Quest’oggi recensiamo il primo dei due, ma non senza ricordare che non dovrebbe essere giocato senza aver completato prima la storia principale di Resident Evil 7: Biohazard, quindi attenzione, sono in arrivo valanghe di SPOILER.
La comparsata stellare di Chris Redfield, di cui si è tanto parlato, è stata una delle grandi sorprese della fine del gioco principale.
Le connessioni con la saga principale di videogiochi sono piuttosto esigue, almeno fin quando non è comparso sullo schermo uno dei membri più amati della BSAA (in questo caso nelle vesti di una Umbrella rinata e molto modificata) per mettere fine agli avvenimenti e per mettere finalmente a Ethan Winters di riposarsi. Ma questo finale lascia un sacco di nodi irrisolti, come ad esempio Lucas, ed è qui che entra in gioco questo contenuto aggiuntivo.
Dove diavolo è Lucas Baker?
Di tutta la famiglia Baker, Lucas probabilmente ci ha regalato i migliori momenti di tutto il gioco, con situazioni che sembravano estratte direttamente dalla serie di film Saw in cui il puzzle avevano un’importanza capitale.
Ma poi Lucas scompare, diversamente da tutta la famiglia, che man mano ha perso la vita. È curioso che sia proprio Chris Redfield a dover rimediare a questa situazione, mostrando nuovamente quanto sia contorto Lucas.
I fatti avvengono subito dopo la fine della storia principale, Chris ha come obiettivo localizzare e catturare il suddetto Lucas nascosto da qualche parte nella vita dei Baker. A parte il pezzo iniziale, gireremo in ambienti completamente nuovi, ma con uno stile che scommette maggiormente sull’azione e molto meno sui rompicapi, l’opposto di quanto vissuto da Ethan Winters.
Chris è ben equipaggiato, soprattutto per via del fucile che si porta appresso, di una potenza ineguagliabile. Ma il gioco, anzi Lucas, cercherà di renderci la vita difficile con trappole e nuovi nemici, estremamente resistenti in ogni alle normali pallottole.
L’influenza di Saw è estremamente presente
Che Lucas fosse un fan di Jigsaw lo si era capito, sia nella storia principale che nella contorta partita a carte inclusa in uno dei contenuti scaricabili, e non è da meno in quest’interazione.
La mappa stessa sarà, in un certo senso, un rompicapo, dato che ci costringerà a trovare i diversi pezzi del nostro casco per poter raggiungere altre zone (protezione contro il gas tossico, visione notturna eccetera), senza dimenticare la comparsa del nuovo tipo di mostri citato prima, che abbatteremo con proiettili speciali (RAMRODs o altre munizioni speciali) per la pistola che permettano di attraversare la loro corazza. Troveremo anche antiche monete.
Sorprende, inoltre, la difficoltà in certe sezioni. Anche se Chris è bene armato, alcuni mostri non smetteranno di apparire troveremo zone in cui dovremo correre usare la granata paralizzante per poter sopravvivere.
Il lato negativo è che l’esperienza dura un sospiro. Una volta migliorato il casco, arriva il momento dello scontro finale, e ci mette poco ad arrivare, davvero. Anche se, ricordiamo, si tratta di un’espansione gratuita, avvenimento raro per Capcom, nonché un’eccellente ciliegina sulla torta per uno dei migliori videogiochi usciti quest’anno.
Conclusioni
Considerati i diversi ritardi per quest’espansione, iniziavamo a temere il peggio, ma invece troviamo un buon contenuto aggiunto, anche se non all’altezza delle prove di Lucas durante la storia principale.